Gen 23, 2008 - racconti brevi    5 Comments

Il raduno degli dei

Premessa

Innanzi tutto vorrei precisare che in questo scritto non vuole esserci assolutamente nulla di irriverente nei confronti di nessun essere superiore ne dileggiare alcuna fede, solo si limita a prendere in considerazione in forma metaforica, quello che è stato e che è tutt’ora il comportamento, di alcuni, troppi, loro proseliti.

 

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Erano passati duemila anni dall’ultimo raduno, un eternità  secondo il calcolo umano del tempo, un inezia invece se considerati dal punto di vista di chi, come loro, era immortale e Buddha, presidente di turno in carica, decise che fosse tempo di indire una nuova riunione per eleggere il presidente che sarebbe rimasto in carica per i successivi duemila anni e per programmare le sorti del mondo che era stato loro affidato. Pertanto si apprestò a convocare tutti gli altri dei e si diresse immediatamente verso il luogo prefissato per l’incontro, visto che fra dei la convocazione aveva il carattere immediato e rimase ad attendere gli altri. I primi a giungere furono gli indiani, Brhama Siva e Visnù seguiti a ruota da un Manitou più rosso del solito, anzi per la verità risultava essere incazzato nero, poi più nessuno, Buddha malgrado la sua grande calma cominciava a spazientirsi, che fine avevano fatto gli altri? Non era mai successo prima di allora che ci fossero stati ritardi. Quando ad un tratto sopraggiunsero due figure nuove.

“E voi chi sareste?” chiese incuriosito Buddha.
“Dio” risposero all’unisono.
“Anch’io” ripeterono poi ancora contemporaneamente guardandosi in cagnesco.
“Andiamo per ordine”, intervenne allora Buddha, si presentò, presentò gli altri dei indiani che avevano assistito all’arrivo, poi rivolgendosi al primo chiese “Tu chi sei?”

“Io sono Dio/Allah”, rispose l’interpellato.
“E tu?” fece poi all’altro.
“Io sono Dio/Dio” rispose quest’ultimo, “Anche se, – aggiunse – in passato anch’io ero conosciuto come Allah da alcune popolazioni, anzi una di questi mi chiama ancora così, oppure Geova”
“Oh Cristo” fece allora spazientito Dio/Allah.
“No, quello è mio figlio” , precisò allora Dio/Dio/Allah/Geova
Buddha, ebbe il sospetto che questo nuovo dio avesse preso qualche difetto dagli dei greci e sovvenendosi allora della loro assenza come di molti altri chiese:
“Ma che fine hanno fatto tutti gli altri dei? Dove sono Giove e la sua  corte? Osiride ed Iside, Odino Ball e tutti gli altri?
“Emigrati altrove” , affermarono in coro Dio/Dio/Allah/Geova e Dio/Allah.
“E Quetzalcoatl, il serpente piumato?” insistette ancora Buddha.
“Esiliato. – rispose Dio/Dio/Allah/Geova – era solo un dio crudele, pretendeva sacrifici umani e poi – aggiunse – ho sempre odiato i serpenti.”

“Ed il suo popolo?”
“Convertiti “
“Tutti?”
“Tutti quelli che hanno accettato”

“E degli altri che ne è stato?”
“Sacrificati al loro dio quale dono di commiato”.
“Me ne vado anch’io, – fece proprio in quel momento Manitou che sino ad allora era rimasto silenzioso in disparte, – questo figlio di……..Dio, mi ha quasi sterminato in intero popolo, e……
“Padre, prego” interruppe Dio/Dio/Allah/Geova.
“…e credo che accetterò l’invito di Mercurio e Marte per andare a sciare alle Pleiadi” concluse Manitou, si allontanò dal gruppo con passo spedito e scomparve, seguito dallo sguardo  di Dio/Dio/Allah/Geova che non si curava affatto di nascondere un  sorrisetto di soddisfazione.

A quel punto Buddha, constatata l’assenza degli altri dei e la defezione di Manitou diede inizio con i presenti alla riunione ponendo all’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente che sarebbe rimasto in carica sino alla prossima sessione e che per il corso dei successivi duemila anni avrebbe impartito le direttive.
Secondo le regole il nuovo presidente avrebbe dovuto essere eletto in  base dell’importanza raggiunta della religione da lui rappresentata in quel periodo sul pianeta, e qui sorse la disputa fra Dio/Allah e Dio/Dio/Allah/Geova. In quanto il primo chiedeva che le religioni venissero considerate sulla base degli adepti che le praticavano, mentre Dio/Dio/Allah/Geova chiedeva che la valutazione fosse fatta sulla base delle aree geografiche sulle quali le varie religione si erano diffuse, contando sul fatto che esistevano molte regioni dove le altre religioni erano praticamente inesistenti.
Buddha, prese nota delle richieste, le mise a verbale e visto che si era fatto tardi decise di aggiornare la seduta al giorno successivo e si appartò con gli indiani per dedicarsi al consueto pocherino. Rimasti soli Dio/Dio/Allah/Geova e Dio/Allah decisero di soprassedere al loro contenzioso e di dedicarsi a loro  volta ad un passatempo, disposero a terra uno scacchiere, sistemarono i loro pezzi e si apprestarono ad iniziare il gioco, Buddha che in quell’attimo passava li osservò un attimo e poi non conoscendo il gioco incuriosito chiese “Di che gioco si tratta?” , – “ Risico” risposero entrambi ancora una volta all’unisono. Buddha allora li osservò giocare per alcuni istanti, poi rabbrividendo si chiese” Ma staranno veramente giocando?”
                                                                                                              refusi

Il raduno degli deiultima modifica: 2008-01-23T09:00:00+01:00da refusi
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5 Commenti

  • Davvero interessante il tuo scritto.
    Ti abbraccio amico mio

  • Bravo, il finale ha colto di sorpresa anche me, che forse avrei potuto immaginarlo! In effetti, mi hai fatto ricordare più di qualche racconto che in un modo o nell’altro affrontava lo stesso argomento… forse perchè la metafora è il modo più semplice e diretto di raccontare una realtà che alcuni rifiutano di vedere.
    Racconti di fantascienza, ovviamente, anche se l’idea degli dei che giocano a scacchi è nata ben prima che la parola fantascienza fosse inventata. Anzi, se non ricordo male dice un’antica leggenda che dopo la battaglia in cui la nostra terra perirà, gli dei torneranno, e scopriranno abbandonati sull’erba di un nuovo prato i pezzi degli scacchi con cui stavano giocando prima 🙂

  • bellissimo ref…io adoro questo tipo di racconti…e poi il modo in cui l’hai scritto mi ha totalmente spiazzta…ma senti già tornato dalla vacanza?divertito?bacini

  • Carina la storiella e mi sa anche molto attuale se al posto degli dei ci mettiamo qualche capo di stato e ne cambiamo un po’ il contesto, dovresti divulgarla sarebbe un ottima parodia
    A presto

  • Hai dimenticato Berlusconi…. ahahahahahaahahahahahahahah