Feb 18, 2008 - racconti brevi    24 Comments

Settimana bianca – Incontri ravvicinati di un certo tipo

Parte terza

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Le previsioni del tempo non hanno sbagliato, è quello che penso di mattino caricando gli scarponi sull’auto. Il cielo è grigio, ma non velato come ieri, no, è di un grigio pensante di nuvoloni pronti a depositare sul terreno fiocchi e fiocchi di neve, mi chiedo per quale ragione abbia preso con me la macchina fotografica, ma ormai c’è e non ho voglia di riportarla in camera, male che vada rimarrà nel baule. Saliamo in auto e ci dirigiamo comunque verso il parcheggio alla partenza della cabinovia, la decisione è di sfruttare interamente ogni giornata della settimana, sino alla nostra capacità massima di affrontare il tempo ed alla eventuale impraticabilità del campo, le piste naturalmente, mentre saliamo discutiamo dove potremmo eventualmente dirigerci qualora il tempo non ci debba consentire di sciare ed optiamo per Brunico, più vicina. Giunti però al parcheggio ci accorgiamo che qualche cosa sta cambiando, in quota, un probabile forte vento sta aprendo larghi squarci fra le nubi da dove penetrano, da vivaci macchie di azzurro i raggi di un sole mattutino. Mi rendo conto che se forse non sarà una giornata stupenda per lo sci, sicuramente lo sarà per le foto e, ringraziandomi per avere deciso di portare in ogni modo la macchinetta fotografica con me, inizio da subito a scattare le foto. Saliamo, il programma del giorno, approntato nel corso della precedente serata, prevedeva il trasferimento, naturalmente a “bordo” degli sci e seguendo i percorsi delle piste, giù sino alla Val Gardena. Il tempo come detto ora è incerto, folate di vento alternano, su in altro, densi nuvoloni scuri e azzurre macchie di cielo, che consentono ai raggi di sole di disegnare anche sulla neve un quasi identico mosaico, male che vada avrò avuto la possibilità di scattare foto stupende, spero almeno che, alla fine, tali risultino. Decidiamo quindi si seguire il percorso prefissato, scendiamo tranquilli lungo la pista che porta a Corvara, quindi prendiamo la seggiovia che conduce su verso il passo Gardena, fermandoci prima a Colfosco. Qui decidiamo salire su alla baita Col Pradel a prendere un caffè. Lo baita posta sopra ad un balcone naturale di roccia offre uno spettacolo stupendo su tutta la Val Badia sia verso il passo Gardena che sul lato opposto verso il passo Campolongo che la collega ad Arabba, di fronte, che sembra quasi di poterlo toccare con le mani, imponente appare il massiccio del gruppo del Sella. Dopo il caffè ripartiamo, non saliamo spesso in questa baita, per il semplice motivo che poi ci aspetta per la discesa, una pista nera breve ma che al solo affacciarti fa venire i brividi, certo si potrebbe optare per la più tranquilla blu che la costeggia lateralmente, ma la tentazione prende il sopravvento ed immancabilmente ci porta ad affrontare la nera. Oggi la neve è bella, non sono ancora scesi in molti ed il manto è quasi intonso e la pista, anche se impegnativa, diventa quasi divertente, certo, devi guardare poco oltre  la punta dei tuoi sci e non guardare in basso, perché se guardi in basso poi ti fermi e se ti fermi è dura ripartire. Comunque scendiamo  senza eccessivi problemi ed arrivati in basso col fiatone ma tranquilli, guardiamo su, verso il punto da cui siamo partiti e ci diciamo, con un po’ di orgoglio, siamo stati bravi. Nei prossimi giorni ci aspetteranno piste impegnative, la Gran Risa, la Sass Long, la Porta Vescovo e questo è stato il giusto banco di prova. A questo punto, pensando alle piste, mi ricordo di avere promesso ad un’amica che, per questo giorno speciale, avrei provveduto a dedicarle una pista una con la relativa discesa ed allora, visto che è ancora presto, risaliamo verso la parte opposta alle Forcelles da cui si diparte l’omonima pista, credo sia la pista adatta,  una rossa veramente divertente che alterna strappi di pendio a brevi falsipiani,  così, dopo averla percorsa in modo tranquillo come penso avrebbe fatto la persona a cui è indirizzata la dedica, ci lasciamo andare quasi in libera nell’ultimo tratto di falsopiano per ritornare agli impianti che ci immetteranno nuovamente nel circuito dei passi e salire come programmato, su al passo Gardena e scendere poi lungo la pista direttamente a Selva. La Dentercepies come sempre, anche nei periodi di bassa stagione è affollatissima, più volte ci vediamo costretti a fermarci ai lati della pista aspettando che sfolli, l’alternativa sarebbe di mollare gli sci se non proprio a testa bassa ma con un ritmo elevato e lasciarsi alla spalle la folla, ma il rischio è alto, troppa gente che a malapena riesce a condurre gli si trova lungo il percorso e di questi è sempre difficile prevedere percorso e reazioni, quindi occorre solo avere pazienza.
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Nel frattempo il cielo si è interamente coperto, le nuvole si sono fatte basse sulle cime ed inizia a nevischiare, guardiamo l’orologio, sono le 11,30. Decidiamo quindi di interrompere lì il percorso e di risalire per fermarci a mangiare qualche cosa alla baita Jimmy, sul versante che ci riporterà di nuovo in Val Badia. Scesi dalla cabinovia ci affrettiamo a raggiungere il rifugio, quando il tempo in montagna verte a brutto bisogna affrettarsi, giungere al rifugio dopo la mezza vorrebbe dire rischiare di non trovare un posto libero e considerando che le terrazze esterne a causa del tempo si rendono impraticabili, anche le attese, per mangiare qualche cosa, diventano estenuanti. Giungiamo infatti alla baita in tempo utile, prendiamo posto in un tavolino d’angolo accanto alla stube, è solo questioni di attimi ed il rifugio è immediatamente affollato, i tavoli presi d’assalto, due turisti, tedeschi scopriremo poi, ci osservano, verrebbero prendere posto al nostro tavolo ma non osano chiedere, da loro sarebbe una cosa normale, ma sanno che da noi esistono usanze diverse. Il tavolo è grande, li invitiamo a prendere posto, ci ringraziano e sorridono, alla fine finiranno per offrirci un grappino, che mi vedrò costretto, per cortesia naturalmente,  a ricambiare. Aspettando che ci venga servito quanto ordinato scambiamo qualche parola con i nostri ospiti, noi in uno stentatissimo tedesco, loro in un altrettanto stentato italiano, scopriamo che sono di Monaco e che vengono sovente a sciare sulle Dolomiti perché, dicono, il posto è “viele schone”, bellissimo e da Monaco non dista poi molto. Sempre nell’attesa che il pranzo venga servito, immagino di poter dedicare anche ad atre amiche ed amici qualche discesa nell’arco della giornata, tranne ad un paio, che da quanto mi parso di capire poco apprezzino la montagna soprattutto se coperta di neve, beh vorrà dire che dedicherò loro quella carbonara  fumante che proprio in quell’istante ci viene posta sul tavolo dentro al tegame.

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Ci tratteniamo nel rifugio più del solito chiacchierando, si fa per dire, con i nostri commensali e scolandoci le grappe Williams ed al mirtillo sino a che, guardando fuori dalle finestre, ci rendiamo conto che ha smesso di nevicare e che fra le nubi nuovamente filtrano raggi di sole, salutiamo quindi e torniamo fuori. Il vento in alto a ripreso a soffiare ed il panorama. conteso fra la luce che filtra e le ombre assume un aspetto molto particolare,  pertanto ci intratteniamo ancora qualche minuto a scattare delle foto e poi riprendiamo la discesa. Ancora una volta per una decina di minuti siamo solo noi a sciare su di una pista perfettamente innevata e quasi senza tracce di altri passaggi, sino a quando non giungiamo ad immetterci nel solito circuito, ritrovandoci ancora una volta sommersi dalla folla e così scortati ci dirigiamo nuovamente verso Corvara. Prendiamo posto sulla seggiovia di collegamento,  poi su di un altra impianta e dopo un breve tratto con gli sci raggiungiamo la cabinovia che ci condurrà al Col Alt. Sono passate le 14.30 quando rimettiamo gli sci ai piedi decidiamo pertanto di rientrare verso San Cassiano ma scegliendo il percorso più lungo che offra la possibilità di percorrere il maggior numero di piste possibile, il tempo cambia nuovamente e su una di questa ci coglie la neve, per fortuna siamo quasi arrivati. Giunti al residence per curiosità chiedo alla signora se per caso in zona non esista un internet point, mi guarda sconsolata, “Non che io sappia” mi risponde, poi continua “Se vuole le posso far utilizzare per un attimo il computer di mia figlia, sempre che lei sia d’accordo – aggiunge – e molto gelosa delle sue cose” La ringrazio e dico che non mi sembra il caso, ma lei insiste pertanto mi vedo quasi costretto a seguirla in una stanzetta adiacente dove una ragazzina bionda, immagino sui quattordici anni,  sta armeggiando con il mouse, alla richiesta della madre mi guarda sospettosa e poi mi chiede “Cosa ci devi fare?” le rispondo che vorrei semplicemente inviare degli auguri ad un amica, mi guarda, sorride “Allora fai pure” dice mi da alcune indicazioni e poi si allontana con la madre lasciandomi il pc a disposizione. Confesso di avere avuto non poche difficoltà ad inviare il messaggio in forum e gli auguri, senza gli occhiali e con una tastiera che ha decisamente un aspetto diverso da quello che ricordavo, le posizioni delle lettere non corrispondono ed i primi cinque minuti li trascorro a cercare la chiocciola, faccio il tutto in fretta, non voglio approfittare troppo della cortesia, ed invio i messaggi senza controllare, tanto immagino, sono abituati a tradurre i miei abituali refusi, tradurranno anche questi. Solo al ritorno mi renderò conto di avere scritto in longobardo. Ringrazio la signora e la figlia per la cortesia e salgo in camera, una doccia veloce e poi sul letto a riposare, questa sera fuori, cena ladina.

                                                                                                                             refusi

segue…

Settimana bianca – Incontri ravvicinati di un certo tipoultima modifica: 2008-02-18T21:30:00+01:00da refusi
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24 Commenti

  • Bella la tua vacanza! Un po’anche nostra adesso…

  • Bella questa nuova parte delle tue vacanze, Ref. E ricordo perfettamente il momento in cui il tuo nick è apparso improvvisamente in forum: stentavamo quasi a credere che fossi tu! Poi abbiamo letto e… beh, era il miglior saluto che potessimo ricevere quel giorno: “ci aio9 awnte ürestoooooo” 🙂

  • ciao ref non voglio essere ripetitiva quindi non scriverò che non vedo l’ora di leggere il seguito e sempre per non essere ripetitiva non scriverò che quello è stato veramente un giorno speciale 😀

  • ciao ref…ah finalmente il seguito della storia …l’ho letta tutta veloce veloce…e che bella che è stata…ti dirò mi hai fatto venire fame…ma quell’immagine dovevi metterla per forza…ihihih…scherzo…ora mi raccomando per la quarta parte ci farai aspettare 1 altro mese?ihihih…scherzo prenditi tutto il tempo che vuoi…ah altra cosa prima che mi dimentichi…si la medicina me la fanno pagare eccome brutti cretini…a una come me dovrebbero darla davvero gratis…per tutti i medicinali che consumo…ihihih…buona giornata…bacini

  • Entro nel tuo blog per respirare aria di montagna, ahhh che spettacolo

  • Ref! Letto tutto d’un fiato! WOW, che spettacolo! Ti invidio per la vacanza: ci passerei volentieri il viaggio di nozze…ma mi tocca la Sicilia (mi piace anche tanto il mare!) così unirò al dilettevole l’utile di evitarmi il solarium, tornerò nera catramata!
    Un bacione! Hea

  • Ciao, felice di aiutarti se posso, anch’io non sono una cima a suo tempo ho chiesto a mia volta istruzioni.
    Fammi sapere se l’indirizzo e-mail che vedo nei commenti va bene e ti invio al piu’ presto tutte le istruzioni per inserire la musica di sottofondo
    Buona serata anche a te

  • Ehi lassu’…un baciooooooooooooooooooooo
    :-))))

  • ma come non sei andato lontano?ma se io ti ho visto volare addirittura!uauaua…ihihih…si tutto ok gli studi per fortuna…presto la laurea sarà miaaa(speriamo bene)e li tremeranno tutti…altro che fotocopie…uauaua…ihihih…un bacione

  • che fame a guardare quella padella! mhmmmm…..

  • Splendido il momento conviviale.Seduti allo stesso tavolo, ci si sente più uniti..la bellezza del luogo fa da cemento e la fame…fa il resto. Si deve per forza fraternizzare. Ps. La tua musica è bellissima ma mi mette tanta tristezza, meglio sarebbe “La Montanara”, o no?

  • buon fine settimana ref…

  • Ciao Ref vedo che il player funziona, con il brano come hai fatto?
    L’hai scaricato oppure copia incolla da you tube ha funzionato?
    Un saluto e una buona domenica

  • Ciaooooo! bello leggerti, stupenda questa musica di sottofondo oggi poi che la malinconia si è impossessata di me. ciao e scrivi presto non fare il prezioso. cristina

  • Ripassa presto, sperando che youtube ripristini tutto. Grazie della tua passeggiata tra i miei scritti. Cristina

  • ciao ref inizia una buona settimana…bacini

  • Ref, sei ancora in ferie? Che invidia 🙂

  • Ciao Ref , che fine ha fatto il player? Qualche problema?

  • ehi ref, mi sei mancato

  • ciao ref…se ti può consolare oggi qui da me piove…tutto il sole è sparito…che palline…bacini

  • Grazie ref… anche della festa che mi avete fatto in forum sembrava di sentire la musica e le risate di tutti. Siete grandi!
    Per quanto riguarda gli altri auguri… devo dirtelo mi hanno commossa, ma di questo ti ringrazierò privatamente. Bacio.

  • La tua vacanza è stata una favola, bella l’intensità della tua gioia e del tuo piacere nel viverla, sentimenti che sono diventati anche un po’ miei.

  • Ciao Ref.. buon fine settimana, magari con una gitarella in montagna come ho fato io domenica passata sull’Amiata

  • ciao ref auguri per un buon fine settimana…bacini