Dic 28, 2009 - pensieri    7 Comments

Post Natale, due pensieri a braccio

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Così, come sempre, seguendo gli eterni dettami del tempo, anche questo Natale è passato. Abbiamo trascorso i giorni che lo precedevano freneticamente, lungo le strade, in un susseguirsi dentro e fuori da negozi alla ricerca, dei regali o nell’acquisto di specialità gastronomiche che avrebbero allietato la nostra tavola. Abbiamo incartato pacchetti, poi via, tutti alla messa di mezzanotte, ci siamo scambiati il segno della pace col vicino, sentendo la commozione che ci saliva da dentro e ci inumidiva gli occhi e ci siamo sentiti più buoni in quel giorno di Natale che ci stava aprendo le porte. Abbiamo scartato i regali, delusi e rassegnati, nella maggior parte dei casi, salvo quelli di stretta parentela o di insorgenti affetti, abbiamo regalato cose inutili e siamo stati ampiamente ricambiati. Il Natale poi si è stemperato fra prosciutti, paté, aragoste, cosce di cappone, arrosti e bolliti, frutta secca e fette di panettone in un susseguirsi in interrotto di calici lavati. Bissando poi il tutto la giornata di Santo Stefano e chiudendo con quanto avanzato la domenica successiva ed ora, ora ci ritroviamo qui, con lo stomaco dilaniato dai bruciori, il ventre teso come un tamburo di pelle d’asino e alla testa il cerchio di una botte intento a contenere tutti i fumi dell’alcool ingerito. Ci ritroviamo qui, con un sacco di ciarpame a cui dovremmo trovare posto, mantenendolo tale e quale, con la propria carta di imballo ed il bigliettino, solo per evitare il prossimo Natale durante l’operazione di riciclo di restituire l’inutile oggetto a chi ce ne aveva fatto amorevolmente dono. Siamo qui, il più delle volte delusi, svuotati, dimentichi di ogni proposito e di quel gesto di pace che tanto ci aveva commosso. Il mondo è tornato quello di sempre, no, il mondo è stato quello di sempre, non è cambiato per nulla, è lì, di fronte ai nostri occhi, con i suoi dolori, le sue pene, la sua fame, le sue guerre, le sue morti e le sue miserie, le nostre miserie. Siamo noi che ipocritamente abbiamo voluto illuderci che così non fosse, noi che come sempre abbiamo voluto ignorare, più di quanto non facciamo abitualmente, quella realtà che abbiamo creato ed ora siamo qui, carichi di malesseri e confusi, volutamente incapaci di una qualunque riflessione, volutamente ignari della stupidità e dello spreco, ma pronti quasi subito a ricominciare ed a ripeterci con l’approssimarsi dell’anno nuovo con una nuova valanga di buoni propositi che si dissolveranno a breve ancor più velocemente dei botti della mezzanotte e dei fumi dell’alcool di tutti quei calici che innalzeremo per brindare a una vita, vecchia, stantia e ripetitiva. Ma…… gira il mondo gira nello spazio senza fine, gira sempre e senza il nostro consenso………. con noi o senza.
Post Natale, due pensieri a braccioultima modifica: 2009-12-28T12:32:58+01:00da refusi
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7 Commenti

  • Si Ref, gira il mondo gira e sempre dalla parte sbagliata….
    Che il 2010, invece per te giri con il vento in poppa!!!
    Augurissimi caro amico virtuale

  • Forse il mondo è sempre lo stesso ma noi abbiamo un grande potere, quello di migliorare almeno un poco la vita di chi ci è vicino. Tantissimi auguri Ref!

  • Buon anno amico mio :o)

  • …eh, il Natale…quanti ragionamenti si potrebbero farci sopra, ma mi scoprirei colpevole anchio e per una volta faccio lo struzzo…piacevolissima la scelta musicale…a presto e buon anno, Giorgio.

  • Anche se in ritardo accetta questi miei auguri sinceri per un 2010 carico anzi stracarico per te di eventi solo meraviglioisi!

  • Buon fine settimana caro Ref

  • eppure quando eravamo piccoli il Natale sembrava un periodo così speciale… a volte mi meraviglio a guardarlo con gli occhi dei nipotini: feste, regali, gente che gioca e passa delle serate in compagnia… e cerco di non annoiarmi. Comunque a un certo punto ho rinunciato ai buoni propositi per l’anno nuovo. Dev’essere stato quando ho capito anche io che non portano da nessuna parte e poi che non bisogna aspettare il primo gennaio per cominciare a fare qualcosa di diverso.