Browsing "esternazioni in prosa"
Dic 12, 2011 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Predoni

Predoni

z7cFKl

Si spegne, nel bosco,

il cinguettio,

del lupo l’ululato

scuote l’aria,

terrore nel suo grido

“All’uomo”

Ott 17, 2011 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Non è più il mio tempo

Non è più il mio tempo

miserie-del-tempo

Confusione,

confusione.

Alcool, fumo, donne,

non è più il mio tempo.

Realtà stravolte

da ideali, da dogmi,

inutili

idioti e dannosi.

Fuga,

fuga,

fuga.

Nella mia fantasia

cavalco

unicorni alati

lungo le strade

di una piacevole follia.

Non sapere più niente,

non volere sapere,

non combattere più niente,

non contestare più niente.

Come spiegare

a illustri idioti

l’inutilità di ogni gesto?

Set 29, 2011 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Non aprire le porte

Non aprire le porte

OK---Dali-bagtæppe---LaVerita_fotoAndreaLopez

 

 

Non aprire le porte al silenzio,

o il silenzio ti chiuderà le porte.

Non aprire le porte alla menzogna,

non avrai più porte.

Non aprire le porte alla verità,

rimarrai solo.

Nov 22, 2010 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su … per caso

… per caso

Vitruvian Man Wallpaper 1

Capita così,

per caso,

che un giorno

senza mai ragione alcuna

il pensiero tuo

volga per altri lidi

e si ritrovi a correre

lungo sentieri nuovi.

Capita così,

per caso,

che quanto hai fatto

sino allora, paia vano

senza più senso alcuno.

Capita così

per caso,

che un giorno possa tu,

…per caso

essere uomo.

Lug 16, 2010 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Ci sarebbero

Ci sarebbero

1544558530

 


Ci sarebbero

tante cose da dire,

ma in un mondo che parla

dove nessuno ascolta

a che serve parlare?

Ci sarebbero

tante cose da fare

ma in un mondo che critica

ogni nuova proposta

a che serve provare?

In un mondo di stolti

che si atteggiano a saggi,

di cretini indefessi

che troneggiano sui seggi

si può solo restare

in disparte

a guardare.

 

 

 

Gen 11, 2010 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Comprensione

Comprensione

1762487068

Capì e tacque,

sol chi volle capire.

Gli altri animosamente,

stanno discutendo ancora,

ma senza aver capito

non han nulla da dire.

Nov 28, 2009 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Nullità

Nullità

image9

 

 

Luci ed ombre,

giochi strani,

contemplo e non penso.

In un vuoto totale

io

vedo me stesso.

Presenze irreali.

I bizzarri

rumori del silenzio.

La nullità di un uomo

nella sua solitudine.

Set 23, 2009 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Invito ai partiti

Invito ai partiti

politici-italiani-stipendi-744x445

 

Voi magri, Voi grassi,
obesi o patiti.
Voi, degne bandiere
di tutti partiti.
Sì! Voi così certi
di passare alla storia
boriosi e protesi
a cercare la gloria.
Voi, uomini pieni
(di gas da letame)
intenti e occupati
a tessere trame,
a scambiarvi di fronte
alla gente normale
insulti grotteschi
con gusto triviale.
Sì, Voi che ogni giorno,
da tutti i canali
ci fate due palle…
mai viste di uguali.
Andate a cagare,
calate gli orpelli,
col culo per l’aire
mostrate gli uccelli,
che visto da dietro
lo stronzo che scende,
non sembrano cazzi
non sembrano niente.
Somigliano tanto
ai vostri profili
di vecchi marpioni
ottusi e incivili.
Andate a cagare,
capitemi bene,
andate a cagare
però tutti assieme
in un posto chiuso
che niente si perda,
così da annegare……
in un mare di merda.
E noi, grati a Voi tutti
per l’epico atto,
per il gesto glorioso
del vostro riscatto,
noi Vi innalzeremo
al ruolo di santi
in perenne ricordo
ma senza rimpianti.
Faremo a Voi tutti
un busto di gesso
sul gran piedistallo
di un lubrico cesso,
e noi, liberati
da un giogo si duro
potremo finalmente
pensare al futuro.
Privati per sempre
dal lordo fardello
faremo finalmente
qualcosa di bello.

Set 17, 2009 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Col tempo l’oblio

Col tempo l’oblio

986148808

 

Finalmente,

urla di rabbia.

Dentro,

piange

qualcosa di lacerato,

dilaniato e trafitto,

morto e rinato.

Ricostruito nella speranza

e, di nuovo ucciso.

Frettolosamente ricomposto

in un ultimo tentativo,

frammenti incollati

con mano tremante,

nuovamente infranti

in migliaia

di irricomponibili pezzi.

Finalmente muore,

una cosa dimenticata

una volta chiamata

amore,

e nasce

dagli impietosi resti

un nuovo, livido fiore.

Finalmente,

dalla sofferenza l’odio,

poi,

col tempo

l’oblio.

Pagine:«123456»