Mar 25, 2009 - pensieri    7 Comments

Quando si incontrano

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uno sfigato e un imbranato……………. anche la matematica va a farsi benedire. Già perchè capita che una sera di marzo dopo cena lo sfigato si accomodi al computer e, dopo avere osservato per qualche istante le foto che si alternano nello screen saver  dedica di riprendere l’attività nel punto dove l’aveva interrotta,. Magari…… spazio.. invio…. esci…. mouse… nulla ….le foto seppur moooolto lentamente continuano ad alternarsi sullo schermo sino a fermarsi baluginare e sparire per lasciare posto ad una strana schermate mai vista prima d’ora e poi…… buio il PC viene spento.  Riavvia e qualche istante dopo il riprendere del rassicurante ronzio sullo schermo appare una scritta ” not signal” hai voglia a schiacciare disperatamente ognuno dei possibili tasti del PC, nulla. Si Spegne, si riavvia, si spegne si scollega si staccano tutti i cavi si riattaccano tutti i cavi, stacca, attacca spegni e accendi, il risultato non cambia…. “not signal” troneggia sempre al centro del monitor. Ci si rassegna. Lunedì mattina quasi alla prime luci dell’alba, (ore 8,45) si alza dal letto, impossibile continuare a dormire ( che sia diventato PC dipendente?)  si alza, afferra la cornetta del telefono, ammesso che si possa chiamare ancora così e……….  due frasi un accordo e subito si carica il PC in macchina e si parte, e qui entra in gioco l’imbranato. Giunto a destinazione scarica il PC,  spiega l’accaduto, al “tecnico” lui annuisce , prende il marchingegno e parte per dargli un occhiata. Nel frattempo,l o sfigato, si accomoda alla consolle di un PC di internet point presente sul luogo per lanciare un grido di agonia,  ma dopo poco tempo ecco riapparire l’imbranato, un sorriso soddisfatto sul volto, è cosa da nulla dice, e partito il condensatore con una 30ina di euro si cambia, ci vuole un attimo. Solo che per sostituirlo dovrei levare il sigillo di garanzia, se mi autorizza? Nella testa dello sfigato,  i pensieri cominciano a girare vorticosamente, quasi quanto le rotelline di Virgilio, rinfrancato dalla notizia, considerando la lieve entità del danno, valutando i pro e i contro, il computer è ancora in garanzia e lo sarà ancora per alcuni mesi, quindi le riparazioni dovrebbero essere gratuite, ma…. c’è un ma, occorre riportare il PC al venditore, attendere che venga spedito alla casa madre, riparato, rispedito e dal calcolo approssimativo che ne risulta come minimi dovrebbe privarsi del PC, per oltre un mese se non due. Beh, il costo non è elevato val bene la pena di spendere la cifra di 30 euro e di porre termine alla garanzia per rientrare immediatamente in possesso dell’amato PC funzionante, va bene,  è la risposta, lo faccia. Passa una l’unga mezzora e la faccia dell’imbranato riappare nella sale, difficile descriverne l’espressione, mi spiace annuncia non si tratta del condensatore, dovrei fare delle prove, ma temo si tratti delle scheda madre. Ecco pensa subito lo sfigato, la dimostrazione dell’ineluttabile realtà della vita, trattenendo a stento la rabbia, rassegnato chiede che venga sostituita, naturalmente, vista la situazione al puro e mero prezzo di costo. Non posso, è la risposta che giunge alla sue orecchie , e allibito sente l’imbranatoinformarlo che la ditta in questione non commercializza le schede dei suoi PC, e che pertanto il computer dovrà essere inviato alla casa madre, senza alcuna garanzia 
In matematica 1 +1 fa 2, ma una pera e una mela  non fanno ne due pere ne due mele, rimangono sempre una pera e una mela. Ma in questo caso subentra l’eccezione uno sfigato e un imbranato fanno due, sì due colleoni

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Mar 21, 2009 - poesie    7 Comments

Una storia

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Nella strada,due bimbi giocano,
nel paese dei sogni,
in mari di rugiada
su vascelli di polvere.
                                             Passa la nera carrozza
                                             con l’orribile uomo
                                             dal volto di teschio
Nella strada due giovani lottano,
da opposti ideali
partorito è l’odio, ora nemici
spengono la sete nel sangue.
                                             Passa la nera carrozza
                                             con l’orribile uomo
                                             dal volto dio teschio
Nella foresta di croci di marmo
due nuovi alberi bianchi
e sgargianti irriverenti fiori
di meste lacrimevoli corone.
                                             Passa la nera carrozza
                                             con l’orribile uomo
                                             dal volto di teschio
Nella strada polverosa
triste d’immondizie
nessuno.
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Mar 13, 2009 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Felicità

Felicità

Muro_LI

Solo un vecchio muro

diroccato e grigio

che un giorno lontano

un illuso

dipinse di rosa.

Mar 13, 2009 - poesie    7 Comments

Rimpianti

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Dove! Come! Quando,
il tuo sentiero
incrocerà il mio,
i nostri sguardi
si incontreranno,
in frammenti di stelle
e sorrisi.
Ma tutti e due,
per diversi motivi,
non troveremo parole.
Come! Dove! Quando
i nostri sentieri
si incroceranno
di nuovo.
Allora, forse,
guardandoci capiremo
che,
per parole mancate,
per morali diverse
o paure,
perdemmo
un istante di vita,
penseremo allora,
a ciò che poteva
essere
e non è stato.
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Mar 2, 2009 - poesie    7 Comments

Rovvistando

fra vecchi fogli ingialliti alla ricerca di qualche cosa da postare mi sono inbattuto un due vecchie poesie, consentitemi di chiamarle così, e su queste mi sono soffermato, poi considerando che entrambe trattano il medesimo del medesimo tempo ed in un certo qual modo si completano, ho deciso di postarle entrambe.

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Così
Svegliarsi di notte
e guardarti
accanto, che dormi
sdraiata su un fianco.
Guardarti e
accorgersi di te,
chi sei?
Tu, che con gli occhi
chiusi, sogni
di che?
Donna o bambina,
moglie,amante,sorella,
amica.
Catena.
Vivere di te,
con te,
per te,
perché?
Volerti sempre così
silenziosa e tranquilla,
fiduciosa nel tuo sonno.
Cheto, presente,
calmo e composto respiro.
Così non parli
non piangi,
non sei noiosa,
Così,
nel tuo sonno tranquillo
ti amo ancora
                                            refusi
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Noi
Tu ed io,
per nostra comune scelta
ci appellammo, noi.
Ma ora, di nuovo
siamo ancora
tu ed io.
Tu, con i tuoi difetti.
Io, con le mie colpe.
Non ci apparteniamo più.
Di quel giorno lontano
in cui,
di comune accordo,
fondemmo
due vite in una,
resta solo un ricordo.
Di quel noi
gelosamente creato,
solo il caos di un io ed un tu
ricaduti
in vecchie dimensioni
di libertà desiderate
e la nostra catena d’amore,
corrosa dalla noia,
in anelli spezzati
per terra,
sterile giace
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Feb 21, 2009 - poesie    9 Comments

Amore di primavera

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Amore, amore,
fiore di primavera,
pudico bocciolo
che s’apre
al primo irriverente sole
ed al sole
illanguidito giace,
nel primo bacio
caldo dell’amore.
Al dolce amplesso
lussurioso sboccia,
vivo alla vita,
poi appassisce e muore,
senza rimpianti, rimorsi,
ne dolore.
Nel roseo incanto
della primavera
al caldo, luminoso sole
il dolce gioco dell’amore
presto,
si poserà su un altro fiore.

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Feb 15, 2009 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Partita a scacchi

Partita a scacchi

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Bianchi e neri,

cavalli e alfieri

là, sopra la scacchiera

o nella vita vera

si osservano silenti

da ottenebrate menti

poi come goffi burattini

si lanciano sui confini

per tutti ormai la sorte

ha un solo nome, morte

Feb 14, 2009 - racconti brevi    5 Comments

Les amoureux de Peynet , retroscena

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(revival)

 

Li vedi timidi e impacciati, sulla panchina del parco, si tengono per mano, si guardano negli occhi, si dicono ti amo senza parole, con tutto il loro essere.Si sono conosciuti per caso un giorno, come tanti, come tutti, si sono guardati negli occhi e si sono sorrisi, all’unisono. Poi hanno cominciato a frequentarsi a parlare delle proprie esperienze, della propria visione della vita, dei propri desideri, dei propri sogni. Riscontrando che i desideri e i sogni erano gli stessi, le aspettative della vita comuni, così d’incanto l’amore era sbocciato reciproco nei loro cuori.

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Valentina

Di anni……….., carina, bionda, bruna o rossa. Impiegata, segretaria o commessa, gentile ed educata sorridente ed allegra, intelligente e colta. E’ contenta del suo lavoro, ha uno stipendio che le consente di vivere senza sacrifici, che le permette di avere e mantenere l’auto, di fare vacanze due volte l’anno e numerosi fine settimana, di abbigliarsi seguendo la moda che le aggrada, l’ultimo modello di telefonino, cene fuori, pub, discoteca. Vive con i suoi e la madre ancora l’accudisce, lava, stira, cucina, le prepara il letto, e l’adora.

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Valentino

Di anni……… tipo interessante, bruno biondo o rosso. Ragioniere geometra, bancario, un buon lavoro retribuito. Anche lui con il proprio stipendio si gestisce bene, auto, sportiva o suv, sport, palestra, vacanze, fine settimana, abbigliamento griffato, ristoranti, pub, stadio, discoteche. Naturalmente anche lui vive con i suoi, naturalmente anche lui ha una madre che lo adora e che pertanto lo serve abitualmente di tutto punto.

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Si amano, sono insieme da tempo, hanno trascorso numerosi fine settimana assieme, ed anche alcune vacanze, così, con tutto l’entusiasmo degli anni e dell’amore che li unisce decidono di formare una famiglia , sposarsi, rito religioso o civile, a seconda.
La ricerca della casa, i mobili, la lista nozze, l’abito della sposa, il tempo vola ed in un batter d’occhio si giunge al giorno del matrimonio. L’emozione all’altare (o in comune) nel momento del fatidico si, il contegno impettito ed orgoglioso dei padri, il pianto delle madri, l’immancabile casino di parenti ed amici con il lancio del riso all’uscita e via di corsa lasciando tutti alle spalle verso il coronamento del sogno,. Il viaggio di nozze, la luna di miele.
Il rientro, le prime entusiastiche spese al supermercato, i meno entusiastici risultati ai fornelli, non fa niente si esce a mangiare una pizza, si va fuori al ristorante, si………….riprova a cucinare sempre con i medesimi orripilanti risultati………..poi c’è il letto da fare, i pavimenti da pulire, i mobili da spolverare, i panni da lavare, da stirare……………..
Il mutuo da pagare, le tasse, la luce, il gas, l’ ici, le spese condominiali, la nettezza urbana, il bollo delle auto, le assicurazioni, la bolletta del telefono e dei telefonini………………….
Ed ha inizio la routine, hanno inizio le discussioni su cosa e chi debba fare, a cosa si debba rinunciare, ma soprattutto, chi debba rinunciare a qualche cosa.
Improvvisamente lei non è più così dolce, simpatica e comprensiva……………..
Improvvisamente lui non è più così brillante, romantico e affascinante……………..
Improvvisamente lei è petulante, noiosa, egoista…………….
Improvvisamente lui è megalomane, egocentrico, mammone…………..

Improvvisamente il bulletto del distributore di benzina, quello che non ti ha mai guardata negli occhi ma solo alla scollatura della camicetta o sotto l’orlo della gonna, quello che cercavi di evitare quando passavi a fare il pieno dell’auto, improvvisamente non è più coatto, ignorante, volgare, improvvisamente è simpatico, divertente…………

Improvvisamente, la figlia della portinaia, la bionda con gli occhi slavati e l’enorme seno da fattrice, che ti curava ogni qualvolta scendevi le scale, cercando di instaurare una conversazione e che ti costringeva tutte le volte a fermarti all’angolo dell’ultima scala ad aspettare l’attimo un cui si allontanava, od ad una uscita di corsa con un veloce cenno della mano ad indicare che andavi di fretta, improvvisamente non ti appare più oca, sciatta, insignificante, improvvisamente è diventata interessante, stuzzicante, appetibile………………

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Improvvisamente la panchina è rimasta deserta e si sono persi Les Amoureux de Peynet
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Feb 10, 2009 - racconti brevi    5 Comments

Breve resoconto di una settimana bianca………………

ma così bianca che piu bianco non si può, sembra quasi la reclame di un detersivo.

La partenza avviene sabato mattina, qui sul lago, il cielo è azzurro, limpido, di buon auspicio si direbbe, ma ecco che giunti a Lecco già ci si ritrova sotto ad un cielo grigio bitume e poco oltre, presa la provinciale per Bergamo, dentro la nebbia. Si continua così per tutta l’autostrada sino a poco oltre Trento, fra grigiumi, pioggerelline e leggere nebbie, poi all’improvviso il cielo inizia piano piano a schiarire appaiono tracce di azzurro fra nubi sempre più bianche e giunti poi a La Villa, in Val Badia il cielo si presenta di un blu intenso quasi esagerato. Sembra un augurio anche se le previsioni vertono in altre direzioni. Provvediamo a fare il settimanale per evitare le code del sabato mattina e poi andiamo a riposare.

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Val Badia – La Villa – Sabato ore 16.00
Domenica mattina sveglia ore 8.00, ci si affaccia alla finestra e………… grigio, fuori è tutto grigio e bianco. Grigio il cielo grigia l’aria oltre i primi contrafforti dei pini, un fitto nevischio scivola veloce nell’aria, come da previsioni.
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Val BadiaLa Villa – Domenica ore 8.30 – La mia auto
Terminata la colazione e liberata l’auto dalla neve si parte per il parcheggio auto sotto la cabinovia di San Cassiano, sembra che non ci sia molta gente, ma è solo un sembra momentaneo, il tempo di scendere gli sci e di calzare gli scarponi che parccheggio si è riempito ed una selva di persone si accinge alle medesime operazioni. Si sale con la cabinovia e giunti in cima al Piz Sorega ci si affaccia sulle piste. E’ ancora presto e le piste risultano essere quasi intonse, battute la sera prima e spolverate da una decina di centimetri di neve, è veramente uno spettacolo sciarci, sopra gli sci scivolano via dolcemente senza vibrazioni sostenuti dalla veve fresca che scricchiola dolcemente sotto le lamine. C’è solo un inconveniente, non ci ci vede, il fondo delle piste appare piatto ed uniforme, difficile individuare le cunette ed i cambi di pendenza, si viaggia a spanne, alcune piste risultano addirittura impraticabili a causa della nebbia, che spinta dal vento a tratti se ne impossessa rendendo invisibile il tracciato, celando ogni eventuale ostacolo presente sulla pista, il più delle volte altri sciatori in difficoltà. Sembra strano, ma nelle giornate di brutto tempo la gente sulle piste sembra essere più numerosa, forse perché tutti si accalcano sulle piste interne, le meno impervie e meno esposte alle folate di vento, di nevischio e di nebbia e quindi comunque più praticabili. Trascorriamo così la giornata fra una discesa, un caffè, un piatto di pasta fumante, ed un bombardino pomeridiano, poi verso le 15.30 decidiamo di scendere a valle e rientrare nella speranza che la giornata successiva possa essere quanto meno migliore. Non ho portato con me la macchina fotografica e non me ne sono pentito,  la giornata di fotografico non aveva assolutamente nulla.
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Val Badia – La Villa – Lunedì ore 9.00
Giornata fotocopia delle precedente, anzi, i fiocchi di neve scendono se possibile più fitti e sicuramente più grandi, anche oggi rinuncerò a scattare delle foto sarebbe inutile e avrei solo il fastidio della machina fotografica in una giornata che si presenta difficile. Le strade, malgrado il continuo passaggio dei mezzi risultano abbondantemente innevate, il salire al parcheggio di San Cassiano potrebbe voler significare montare le catene, quindi decidiamo di fermarci sotto e di salire dalla cabinovia della Gran Risa, anche se ciò comporterà dover fare una certa fila. Per il resto la giornata diventa una fotocopia della prima, a parte la fatica a causa della neve frasca che si è accumulata sulle piste e del piatto del rocciatore, uova, patate saltate e speck, che hanno sostituito la pasta.
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Martedi mattina, ci si alza un po’ più tardi, ci si affaccia alla finestra per verificare le condizioni del tempo, non neviva più, anche se, da quanto si può vedere, deve averlo fatto per tutta la notte. Decidiamo pertanto di fermarci alla prima partenza, quella più bassa di Pedraces, impianti e percorso che in passato abbiamo sempre evitato, a causa del fatto che poi si sarebbe dovuto scarpinare, ovvero percorrere un tratto a piedi con gli scarponi, per collegarsi agli altri impianti e che invece ora, con l’aggiunta di una nuova seggiovia che supera il paese e la strada risultano essere perfettamente collegati.
Ha smesso di nevicare, ma la giornata rirulterà poi essere la più faticosa dell’intera settimana. La visibilità a causa della nebbia e di una luminosità diffusa, risulta essere pressoche nulla, le piste,  stranamente da queste parti, non sembrano neppure battute, cumuli di neve sorgono improvvisi sotto agli sci e il contatto mento ginocchia in tali situazioni risulta essere all’ordine del giorno. Ma oggi ho la macchina fotografica e qualche scatto di certo mi riuscirà di farlo.
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Val Badia – Martedì ore 10.00 – Piste sopra La Villa
La giornata, per la gambe, risulterà poi essere la più faticosa e la sera il rientro verso il parcheggio dell’auto, fra cumili di neve, sobbalzi e moccoli, sarà una vera impresa, unica nota positiva, fre le nubi si iniziano a scorgere tracce di azzurro.
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Ci si sveglia il mattino del mercoledì con la luce che filtra fra le tende alle finestre, ci affacciamo al balcone e sorpresa, il cielo appare azzurro e privo di qualsiasi traccia di nubi, credo sarà una bellissima giornata, una giornata che certamente compenserà l’intera settimana. Ci precipitiamo a fare colazione, poi via di corse verso San Cassiano, ed alle 9.00 siamo già li sulle piste con i primi mattinieri. Le piste oggi sono perfette, tirate a lucido come come superfici di bigliardo, secndere con gli sci è come volare, oggi sì, oggi si attaverserà tutta la valle salendo sino ad Arabba, per poi tornare giù di nuovo verso Corvara e dirigerci poi oltre colfosco verso la Val Gardena, attraversando scenari che definire grandiosi è poco, luoghi già visti e vissuti da molti anni ma che sempre finiscono per stupire. 
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Val Badia – Colfosco – Mercoledì ore 11.30 sulle piste della Forcella

Continuiamo così il saliscendi sulle piste per tutta la giornata, con un breve intervallo per il pranzo presso la baita Jimmy, dove un piatto di tagliatelle al ragù di selvaggina riconciliano anche lo stomaco allo spirito della giornata. Verso le quattro del pomeriggio percorriamo l’ultima pista che ci conduce al parcheggio, stanchi, distrutti ma felici, con la segreta speranza che anche all’indomani si possa ripetere il miracolo.
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Portroppo no, il giovedì mattina ci accoglie il solito cielo grigio ed un sottile nevischio vortica nell’aria spinto da folate di vento, pazienza pensiamo, la nostra giornata di gloria l’abbiamo avuta, non si può essere sempre fortunati. Saliamo in auto e ci dirigiamo comunque verso San Cassiano, macchina fotografica al seguito, forse per una strana ispirazione. Man mano che saliamo ci rendiamo conto che il nevischio si dirada, che le nubi si fanno meno fitte, che nel cielo si aprono degli squarci di azzurro, che tendono ad allargarsi sempre di più e giunti in cima con la cabinovia ancora una volta scopriamo un cialo blu intenso attraversato da veleggainti buianche nubi, anche oggi sarà una giornata stupenda. Ripetiamo il percorso della giornata precedente ma in senso inverso, fermandoci presso un altra baita, la Utia Punta Trieste per la solita carbonara di rito.
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Val Badia – Corvara – Giovedì ore 12.30 -Utia Punta Trieste
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Continuiamo poi sciare sino alla chiusura degli impianti giusto, giusto per smaltire la carbonara, poi quaasi a tentoni dalla stanchezza ci dirigiamo all’auto per rientrare.
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Venerdi mattina il miracolo non si ripete, affacciandoci alle vetrate del balcone ci rendiamo conto che la giornata non potrebbe essere peggiore per andare a sciare. Il cielo e grigio e basso, la neve scende fitta a larghi fiocchi e le strade pur con il continuo passaggio dei mezzi sono abbondantemente innevate e salire su richiederebbe l’utilizzo delle catene. Sciare poi richiederebbe un notevole impegno e noi, stanchi dalle precedenti giornate,  non ce la sentiamo di rischiare.
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Val Badia – La Villa – Venerdì ore 90.30
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Decidiamo così di comune accordo che la nostra settimana bianca sugli sci si è conclusa e che trascorreremo il nostro ultimo giorno a Brunico, girovagando per negozi e facendo visita ad un delizioso ristorantino che da mesi attende il nostro ritorno per delle fragranti frittelle al formaggio e una deliziosa sella di capriolo al forno con patatine fritte, spetzli, verdure grigliate e salsa di mirtillo rosso. La settimana è finita, domani si torna a casa. 

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