Giu 6, 2007 - racconti brevi    Commenti disabilitati su Pensione

Pensione

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Finalmente in pensione, bè, non è che tu desiderassi proprio di andare in pensione in fondo ti consideravi ancora giovane e perfettamente in grado di continuare il tuo lavoro, ma la ditta per cui lavoravi decise di cessare l’attività, e tu, con più di cinquant’anni e trent’anni di esperienza nel settore, conosciuto e stimato nell’ambiente, invii centinaia di curriculum e fai altrettante telefonate, a qualcuno servirò pensi, qualcuno mi darà una mano…..

Si, la pensione. Fortunatamente hai raggiunto l’anzianità e quindi puoi  tranquillamente andare in pensione. Che bello pensi, da domani non dovrò più fare levataccie salire in macchina per recarmi in ufficio o percorrere centinaia o migliaia di chilometri in auto, treno o aereo, da domani potrò tranquillamente restarmene a casa a crogiolarmi nel letto, da domani avrò più tempo. Tempo per me, per i miei hobby, tempo…., e proprio mentre fai una passeggiata incontri un amico che subito ti apostrofa “Beato te che sei in pensione non devi preoccuparti più di niente e hai tutto il tempo che vuoi” –“Beh, in effetti e vero, posso farmi belle passeggiate, leggermi un buon li…..” Ma lui è già oltre, un cenno di mano per saluto ed è lontano, già, lui lavora, lui non ha tempo. Tempo….

Quando lavoravi non avevi tempo, dieci, dodici ore al giorno, quando stavi in ufficio, interi mesi con settimane senza sabati né domeniche quando eri in viaggio per fiere, mostre, presentazioni, visite a clienti importanti, alberghi, ristoranti, cene di rappresentanza. Proprio non ne avevi di tempo, e pensavi, quando andrò in pensione allora avrò tempo, tutto il tempo…..

Quando lavoravi di tempo n’avevi proprio poco, trascorrevi con la moglie la settimana bianca per Natale e capodanno; dieci, dodici giorni sulle dolomiti per ferragosto, e quei giorni passavano sempre troppo in fretta e così, subito dopo, via di nuovo a testa bassa nel lavoro. Nei fine settimana liberi gite alla ricerca di ristoranti, trattorie e baite ma questi spazi erano ancora più brevi, e pensavi, quando avrò più tempo, quando sarò in pensione tutto il tempo sarà mio, e potrò dedicarlo ai miei hobby, a mia moglie, andremo a nei luoghi che già conosciamo e che amiamo ed a visitare luoghi nuovi perché allora avremo tempo. Tempo….

Ora sei in pensione, e hai tutto il tempo che vuoi, tempo per fare passeggiate in paese, per leggere un buon libro o guardare la televisione o ancora fare passeggiate in paese, leggere un buon libro, guardare la televisione, tempo…….

Certo quando sei andato in pensione, ti anno dato anche la liquidazione, versando direttamente sul tuo conto, in banca, una cifretta interessante, e non avevi ancora deciso come utilizzare tale somma che già, il solerte bancario di turno ti telefonava informandoti sulle varie possibilità che ti si prospettavano per impiegare in modo produttivo il tuo capitale, Cirio, Parmalat,  Seat pagine gialle, varie soluzioni, due, tre e quattro. Che bravo pensasti, vuole fare i miei interessi, e così, al posto dei soliti Bot, ti lanciasti nel mercato azionario con l’allettante prospettiva di aumentare facilmente il tuo piccolo capitale dello……meno sessanta per cento.

Una volta quando non avevi tempo, avevi uno stipendio, una macchina aziendale, dei benefit; frequentavi alberghi tre, quattro stelle con sauna piscina welness, massaggi, ristoranti esclusivi, vestivi per motivi di rappresentanza abiti firmati, cambiavi l’auto personale ogni quattro anni, e pensavi, quando avrò più tempo, tempo…..

Come detto hai tutto il tempo che vuoi, ma, hai una pensione e se nel mondo esiste una contraddizione di termini elevata è, salvo note eccezioni, proprio fra queste due parole- pensione e tempo.

Ti eri sposato una prima volta, ma le cose non eranno andate bene, così dopo qualche anno. la separazione poi, dopo i termini di legge, lungagginì borocratie eccetere eccetera, otto lunghi anni, il divorzio. Nel frattempo avevi conosciuto la persona giusta, vi eravate frequentati per alcuni anni,

stavate bene ansieme, ti risposasti, stavolta è la volta buona pensasti, è la persona giusta, e per fortuna lo era. Ma averi già quarant’anni, e sempre meno tempo, così di comune accordo decideste,

egoisticamente forse, di non mettere al mondo figli. Sono già vecchio ormai, pensavi, e l’mpegno del lavoro proprio non mi lascia il tempo neccessario da dedicare a un figlio.

La conseguenza logica è che non pensasti nemmeno ad una casa, vivevi in un appartamento in affitto e la cosa ti sembrava giusta così, a cosa mi serve possedere una casa, o un appartamento, pensavi, se non ho nessuno a cui lasciarlo? Ti sembrava tutto così logico, sino a quando, a causa dell’affitto che aumentava costantemente ad ogni rinnovo di contratto e alla pensione, ti accorgesti che in tutti quegli anni avevi pagato al tuo locatore due o trè volte il valore dell’appartamento e che avresti continuato a pagarlo con il relativo costante aumento ad ogni rinnovo di contratto.

Così, a quasi sessant’anni, con quanto gli investimenti mirati suggeriti dal tuo bancario avevano  lasciato dei tuoi risparmi e con un mutuo, decidi di acquistare una casa, un appartamento dove trascorrere tranquillamente, speri, i tuoi anni a venire, dove passare il tuo tempo.

Hai tanto tempo, ma poca pensione, un mutuo, tasse, spese per riscaldamento, luce, acqua e altre per medicinali e visite mediche a causa degli acciacchi che aumentano con l’età, come aumentano tutte le altre spese, solo la pensione lei, non aumenta.

I periodi di vacanza si accorciano e vengono spostati a periodi di bassa stagione, è perché non ti piace la ressa, la folla, dici, ma lo sai è solo perché costa meno. Il numero di stelle sul depliant dell’ albergo diminuisce ogni volta, sino ad arrivare al garni, al monocale in affitto, è perché così, dici, sono libero di andare a mangiare nei vari ristoranti del luogo, senza orari ne impegni, ma lo sai, è solo perché costa meno.

Le gite fuori porta si riducono, da settimanali a quindicinali, da quindicinali a mensili, da mensili a quando capita. Il ristorante diveta una pizzeria, la pizzeria un pic nic. È meglio così, dici, si va dove si vuole senza prenotare si trova sempre posto è più sano, all’aria aperta e poi, nei ristoranti ultimamente, non è che si mangi poi tanto bene, ma è solo perchè costa meno.

La tua auto ha quasi dieci anni e centoquarantamila chilometri, l’hai tenuta bene, è ancora una bella auto, ma anche lei ha i suoi anni, ti ha portato a spasso per tanto tempo e comincia ad esserre stanca, a mostrare qualche acciacco e, tutte le volte che ci sali ne accarezzi il volante, dentro te le parli dolcemente, sussurri, resisti ancora ti prego, non mollare. Sai che se dovesse succedere sarebbe un dramma, non potresti sustituirla ora e forse mai.

Sei in pensione, hai sessant’anni e tutto il tempo che vuoi, tempo per passeggiare in paese, leggere un buon libro, lo stesso e…. guardare la televisione.

                                                                                                                    

Pensioneultima modifica: 2007-06-06T21:35:00+02:00da refusi
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