Giu 18, 2007 - poesie    4 Comments

Ti voglio

53fd9d1bc32ad949170bec27f31e486c.jpg

Ti voglio,
insulsa frase.
Ti voglio,
desiderio esasperato
da prolungata attesa,
dalla certezza
del gioco proibito.
Ti voglio.
Voglio i tuoi occhi,
le tue labbra,
la tua carne,
parole di desiderio
mutate in altre d’oblio.
Ti voglio
per cancellare
un sogno
ripetuito ogni notte
sino a diventare incubo.
Ti voglio
per spegnere
l’inestinguibile sete
del desiderio inappagato.
Per uccidere l’ansia
che mi brucia.
Per tornare di nuovo,
calmo,
alla noia di sempre.
Ti voglio
per bere
altri incerti attimi alla vita,
in un istante
vivere e morire.
Per questo
ed altro ancora
ti voglio.
Per non impazzire.

                                                refusi

Ti voglioultima modifica: 2007-06-18T18:20:00+02:00da refusi
Reposta per primo quest’articolo

4 Commenti

  • Devi averla amata molto se quel desiderio è così forte da pretenderla. P.S. Mi ha fatto ridere il tuo commento di “groviglio parolesco”

  • Credo che quando hai amato una persona ne sia sempre valsa la pena. Qualcosa di quella persona ti deve essere rimasto dentro, che sia la luce negli occhi del primo incontro o il sapore dei suoi bacio la prima volta che avete scopato. Magari sono gusti amari, salati, magari hai voglia di lavarti i denti, ma sì, qualcosa deve esserci stato e qualcosa dentro di te deve averlo lasciato. L’amore non passa mai senza lasciare una traccia, anche di sporco.

  • Si, era comprensibile. Ma soprattutto è vero. Finiamo il più delle volte per essere innamorati dell’amore, di noi stessi e perdiamo di vista l’oggetto del nostro amore presi come siamo dal non volere subire una sconfitta al nostro amor proprio. Tranquillo, io ho capito.

  • Certo che era comprensibile. Mi hai ricordato un gioco che facevo sempre con un amico. Lui cercava sempre di spiegarmi qualcosa di complicato. A un certo punto lo fermavo e gli dicevo: dillo con parole tue ( come facevano i prof a scuola quando capivano che il concetto l’avevi ma la lingua italiana era deficitaria) poi io traduco e capisco. E via a ridere.