Mar 25, 2008 - racconti brevi    12 Comments

L’uomo nudo

Ovvero:   Ci sono foglie e foglie

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Era nudo, no,  al fine di evitare riferimenti ad altre storie è  meglio precisare subito, non era un re. Era solo e semplicemente un uomo che nudo camminava lungo un’assolata strada di campagna, una strada sterrata che costeggiava  campi, dove bassi muri di pietre a secco delimitavano coltivazioni di ulivi, fra  piccoli paesi agricoli, fattorie e casolari. Certo un uomo nudo che cammina lungo una strada di campagna non fa sensazione come se stesse camminando lungo la strada affollata  di città, ma era  pur sempre un uomo nudo e stava attirando l’attenzione di quanti a quell’ora, lavorando nei campi, si trovavano nei pressi della strada. Pertanto, adagio, adagio, iniziarono a radunarsi capannelli di persone, di soli uomini naturalmente in quanto le donne venivano allontanate immediatamente ed i bambini fatti rientrare frettolosamente in casa.  Un piccola folla si era ormai raggruppata e lentamente, quasi in corteo,  seguiva il cammino dell’uomo nudo. Attirato da quanto stava accadendo anche il parroco locale, che si stava apprestando a suonare le campane per l’annuncio del mezzogiorno, giunse sul posto vide l’uomo e ne scorse le nudità. Strabuzzò gli occhi, li chiuse, li riaprì nuovamente non riuscendo a capacitarsi, poi resosi conto di come effettivamente quell’uomo fosse nudo si precipitò, inciampando più volte nella tonaca verso quell’individuo, gridando “Si copra, si copra, non si vergogna, si copra” L’attenzione dell’uomo a quel punto fu chiaramente attratta dalle urla del prete che tutto trafelato stava correndo verso di lui e gli si rivolse, “ Coprirmi? Perché dovrei? “ rispose. “Ma come perché dovrebbe, ma non si rende conto di essere nudo?” sbottò allora spazientito il parroco. “Nudo? – fece allora l’uomo osservandosi – io sono un capo e un capo non può essere nudo”. “Nudo, nudoooooo! – urlò allora il parroco inviperito – lo chieda anche a loro!”, e con la mano indicò il gruppo di contadini che, trattenendo a stento le risate divertiti dalla piega che aveva preso la storia, assentirono col capo. “Le vergogne, si copra almeno le vergogne”aggiunse ancora. “E con cosa dovrei coprirmi – fece allora l’uomo – non ha notato che non ho nulla con me? “  Per sua fortuna il parroco aveva da tempo perso i capelli altrimenti in quell’occasione se li sarebbe strappati, “ Faccia come Adamo – ringhiò paonazzo – con una foglia, si copra almeno con una foglia” L’uomo allora osservò attorno, ulivi, solo ulivi a perdita d’occhio, poi il suo sguardo fu attratto da una pianta verde dalle grandi foglie, lontana una decina di passi lungo la strada. Vi si diresse, ostentando noncuranza, ne staccò accuratamente una foglia poi, si volse verso il prete con fare altezzoso, con un gesto distaccato, rapido e deciso andò a collocare sulle proprie vergogne la verde foglia di fico, d’india.

                                                                                                                        refusi

                                                                                                  

L’uomo nudoultima modifica: 2008-03-25T09:00:00+01:00da refusi
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12 Commenti

  • Sei tremendo! Mi aspettavo di trovare qualche cambiamento da queste parti!

  • BENTORNATOOOOOOOOOOO!!!!!! Cerca ogni giorno di deliziarci con queste tue righe! Un abbraccio Cristina

  • …eheheh dimostrazione che la dignita’ non sta’ nei vestiti ma da quello che c’e’ dentro….
    Ciao Ref come e’ andata la Pasqua?

  • Ciaooooo!Aprendo la pagina ho pensato di aver sbagliato qualcosa.Non ho più visto la pagina del tuo libro Ti saluto caramente Cristina.

  • Divertente il racconto… si riferisce a qualcuno che conosciamo? Ma forse no, i termini “capo” e “nudo” potrebbero avermi tratta in inganno.
    Caro Ref, sarò “ammuffita”, ma io preferivo la bella pagina con la stilografica…

  • bellissimoooooooooooooooooooooooooo ma mi raccomando giustifica i testi come te lo devo direeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  • Il racconto è bello… già te lo avevo detto. Ha voglia Penny a urlarti “giustifica il testo”! Certo esteticamente sarebbe un altro bel vedere… allora ti urlo: CAMBIA QUESTO COLORE ORRENDO! E SOSTITUISCI QULL’ORRENDO MARTINI… QUESTO è UN BLOG DEL CUORE, NON E’ UN BAR!
    Scusa se ho urlato, ma questo blog dovrebbe rispecchiare te stesso e non accontentare quest’epoca moderna e fredda!
    Un abbraccio!

  • Grande il personaggio del parroco… mi pare quasi di vederlo, con gli occhi fuori dalle orbite e la faccia arrossata dall’indignazione! Il racconto è molto carino e divertente ma… che è successo al blog? Il colore non è male ma quel bicchiere lassù…

  • chiedo venia, è stato un tentativo di ammodernamento, ma in
    fondo anch’io al mio vecchio libro mi ci sono affezionato

  • Qesta la veste per un blog “signore” come del resto è L’autore. Cacchio ho fatto senza volere la rima……….Ciao Ref, se vuoi alla prossima ti offro un primo piatto???? Un abbraccio Cristina.

  • Rido e molto. Geniale.

  • ….ahahahah divertente,è un po come dire che non serve fare follie per attirare l’attenzione,in fondo basta essere se stessi….ciao:-)).