Paradosso
Quando Dio
si fece uomo,
L’uomo
si atteggiò a Dio
Quando Dio
si fece uomo,
L’uomo
si atteggiò a Dio
Sempre di corsa
in cerca di un amore,
facciamo così diciamo, perché
lo suggerisce il cuore
poi ci struggiamo fra lacrime
e passione
sino a che dura il gioco,
l’illusione
sino a che il tutto
è diventato vecchio,
gocce dimenticate dentro
a un secchio
poi via di nuovo,
il nuovo amore c’attende
a braccia tese,
il cuore lo pretende.
Sino a che un giorno
di fronte ad uno specchio
ti accorgi che,
sei divettato vecchio.
Il gioco ora continua
ma il tuo volo
resta per terra, misero
tu, sei rimasto solo
ed ora contemplando
ciò che resta
scopri che colpa non fu del cuore
ma della testa.
(Essere o avere, ovvero l’uomo in sintesi)
Abbiamo
troppe pene nel cuore
troppo sperma nel pene
troppa merda nel culo
e nel cervello
solo catene,
catene di pene
catene di sperma
catene di merda.
Svanita la nebbia
il cardellino cieco
torna a vedere il mondo.
Sul grigio nastro di una strada
la fretta accartocciata
gode, di un freddo abbraccio
Stavano
sul ciglio di un tramonto
ad aspettare un alba.