Così
La vita è così,
il cielo è così,
la terra è così,
il sole è così,
il mare è così,
il vento è così,
il tempo è così
e io
io sono così.
Così come sono,
come sono nato
sia giusto o sbagliato
non lo so
sono così.
La vita è così,
il cielo è così,
la terra è così,
il sole è così,
il mare è così,
il vento è così,
il tempo è così
e io
io sono così.
Così come sono,
come sono nato
sia giusto o sbagliato
non lo so
sono così.
Scettico
sulla presunta
esistenza di un dio
mi chiedo quale sia il fine
della nostra esistenza
il vero scopo
della nostra presenza in questo luogo
se non renderlo
un immenso immondezzaio
Dio è perfetto,
l’uomo no.
Se ne deduce che l’uomo,
nel suo desiderio di perfezione
creò Dio
Quando l’uomo
iniziò a giocare con l’atomo.
L’atomo smise
di giocare con l’uomo.
Amici falsi,
nemici veri,
quattro punti cardinali,
l’uno all’altro opposti,
come altrettanti ideali.
La fiera del falso
nel grande circo del vero.
Nascosto
sotto una lapide bianca
l’ultimo uomo sincero
giace
con la verità stanca,
nel putrefacente abbraccio
di un amor mortale,
che l’assurdo gioco
di un folle ideale
con frammenti
di parole e d’ossa,
senza nulla chiedere
gli scavò la fossa.
Poi giunge il giorno
in cui si perde il filo
non quello del discorso,
la parola
da tempo ormai si è persa
nella gola ed anche l’eco
sommessa resta muta.
Si perde il filo,
il filo della vita,
ormai finito è il gioco
e la partita, non ha più senso
è solo una cosa vuota
è non importa come sia finita
se hai vinto o perso
non ha significato
e tutto il senso di ciò
che un tempo hai fatto
e tutto là
su quel filo spinato.
Gridare,
gridare al mondo
l’amaro sapore di vita.
Piangere,
nascosto alla vergogna.
Fremere,
nell’ansia di un poi
che non viene,
non verrà.
Visceri dilaniati
nell’attesa
di ciò che sarà,
di ciò che è
ma non appare.
Un mistero
insito in noi
da sempre,
reale
ma impalpabile.
Fra le mani
non afferrato,
sfugge.
La guerra è nel destino dell’uomo, perché è nella sua testa. Come lo sono il potere, la sopraffazione, l’egoismo, l’antagonismo, il protagonismo, il desiderio, il possesso, la stupidità e la morte
Bianchi e neri,
cavalli e alfieri
là, sopra la scacchiera
o nella vita vera
si osservano silenti
da ottenebrate menti
poi come goffi burattini
si lanciano sui confini
per tutti ormai la sorte
ha un solo nome, morte
Ultimo scopo
della sua esistenza
l’estinzione.