

Il tempo della vita
Persi
nell’allegoria dei nostri gesti
carichi di orpelli inutili,
quante cose stupide facciamo
per impegnare quel tempo
che ci conduce alla morte
e che noi chiamiamo
vita
Persi
nell’allegoria dei nostri gesti
carichi di orpelli inutili,
quante cose stupide facciamo
per impegnare quel tempo
che ci conduce alla morte
e che noi chiamiamo
vita
Costruimmo castelli e fortezze,
rinchiudendo fra mura le nostre città,
per proteggere le nostre ricchezze,
ignorammo l’altrui povertà.
Fummo santi, pittori, poeti,
fummo sommi cultori di boria,
ci atteggiammo superbi ad esteti,
ma sbagliammo, lo dice la storia.
Detto in francese
sembrano meno
🙁
(non c’è mai stato un paradiso terrestre)
C’era solo del vuoto
dentro al nulla caotico
poi qualcuno volò
sopra al nido del cuculo
vi depose due uova
di un colore cianotico
che restaron sospese
sopra lo spazio cosmico
colorando quelll’aria
del colore più livido.
Poi passaron dei giorni
e le uova si schiusero
bianche braccia con forza
i frammenti forzarono
ma eran senza le ali
fu per questo che caddero
ancorati a quel suolo
come vermi ora strisciano.
La senti dentro, gemere
nelle ossa e nell’anima.
Implora il riposo.
L’ultimo sonno, la fuga
dalle parole, dai rumori,
dalle promesse mai mantenute,
dai sogni mai realizzati,
dalle illusioni. Stanchezza.
Spalle piegate dall’uso e dall’abitudine,
mani raggrinzite dal tempo.
Non contano gli anni,
è solo la fatica che pesa,
il sapere di aver combattuto
in silenzio da solo e…
di avere perso. Stanchezza.
Datemi il riposo
Dietro la maschera
di un viso,
nascosto un volto.
Dietro a parole
nascosto il silenzio e
dietro al silenzio, tu.
Domandati, chi sei?
Profondo e oscuro
è il luogo
dove stentorei passi
muovo.
Anima persa,
chi sono?
Sta al limitare
di un campo d’asfalto
sbrecciato
e anela
un raggio di sole
una goccia di pioggia
il ronzio di un ape,
peccato
che il cielo sia come l’asfalto
color del bitume,
peccato che il sole
sia solo il ricordo
di un tempo passato
peccato
E l’inutile vita
segue il funerale
di un bimbo nato
e mai concepito.
Di un bimbo
concepito e mai nato.
Che differenza fa.
Senza padre l’uno
senza madre l’altro,
senza speranze noi
Noi,
angeli caduti
giochiamo,
col bene e col male
dimenticando il giusto.
Per questo
noi
angeli caduti
molecole
di un unico Satana.