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Gen 20, 2008 - pensieri    10 Comments

Questa settimana sarò assente

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e mi dispiace un sacco davvero, mi spiace non poter essere presente in forum ed in blog, mi rincresce di non poter leggere i vostri post, i vostri messaggi, i vostri commenti, i vostri saluti. Cercherò di preparare qualche cosa che venga postato automaticamente nel corso della settimana, così non mi sentirò poi così lontano e avrò l’impressione di essere sempre qui con voi, mentre io sarò là. Sì là sopra in quel posto che vedete.

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Pensate che vi immaginerò intenti nel vostro lavoro, poi tutti presi a raccontarvi nuove storie, a scambiarvi nuovi pensieri e consigli e io non ci sarò, perché sarò là infreddolito sopra ad una seggiovia che sale, od accaldato mentre con gli sci percorro una pista che scende a valle.

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 Vi immaginerò salutarvi ed augurarvi il buon appetito nella pausa pranzo mentre io sarò seduto alla Scottoni
a gustare un piatto di polenta e formaggio

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oppure alla Punta Trieste chino su un tegame caldo e fumante di spaghetti alla carbonara.

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Ma vi assicuro che la sera, mentre  faticherò nel percorrere le ultime piste, il mio pensiero sarà ancora rivolto a voi seduti calmi e tranquilli nei vostri uffici o nelle vostre case.

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Ciao tantissimi saluti ed una buona settimana a tutti voi.

                                                                               Ci sentiamo presto   refusi

 

E non mandatemi accidenti che se mi rompo vi faccio causa

Dic 30, 2007 - pensieri    8 Comments

Anno nuovo vita………………………

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vecchia. Sì comunque sia, in qualsiasi data scada la nostra data di nascita, tutti noi in quello stesso momento ci ritroviamo con un anno in più sulle spalle, sì, proprio in quel giorno ma solo perché noi abbiamo deciso che così debba essere, avrebbe potuto essere il giorno prima o il giorno dopo o addirittura un qualsiasi altro giorno dell’anno. Ma no, invece è proprio quello lì, quello è il giorno incaricato, il giorno o la notte in cui si accavallano l’ultimo giorno di un anno trascorso o il primo di un anno ancora da divenire, perché? Ma perché noi così abbiamo deciso, abbiamo deciso di abbandonare, fare un fagotto e gettare dalla finestra assieme alle stoviglie vecchie ed ai botti, tutti concordi proprio quel giorno, le nostre tristezze, la nostre disgrazie, le nostre sofferenze. Tutti assieme innalziamo al cielo, con i calici,  l’augurio , la preghiera, il desiderio che l’anno nuovo sia migliore che ci riservi gioie e sorprese ed una vita migliore, ma allora perché tutti gli anni ci riserviamo gli stessi auguri, gli stessi desideri, le stesse speranze? Perché immancabilmente tutti gli anni ci impegnamo negli stessi propositi? Forse perché tutti gli anni, speriamo, ci auguriamo, auspichiamo che le cose, gli altri tutti quanti attorno a noi cambino per rendere la vita migliore………………dimenticandoci di cambiare.

 

                                                        Buon anno a tutti                  ref…..

 

Dic 23, 2007 - pensieri    13 Comments

Il natale

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Penso che ci siano tantissime cose da dire sul Natale, come pure tantissime siano già state propriamente o impropriamente dette. La cosa comunque che accomuna tutti è solo e semplicemente la festa. Il fatto di festeggiare e di trascorrere assieme questa giornata si sta diffondendo in tutto il mondo ed ora anche in paesi che nulla hanno a che fare con questa tradizione, paesi in cui la gente come in Cina ha iniziato a festeggiare il Natale. Ad una cinese che si stava preparando con regali ed addobbi a festeggiarlo è stato chiesto se ne conoscesse le origini od  il significato, “Assolutamente no – è stata la sua risposta – ma è così bello fare festa”
Una risposta semplice, forse banale, ma proprio per questo vera. Al di là delle radici e dello origini della festività, contese fra paganesimo e cristianesimo, al di là del semplice consumismo di cui ormai questo giorno è accreditato, la cosa che accomuna tutta la gente è la voglia di fare festa, stare assieme alle persone care e dimenticare anche se solo per una giornata tutti i problemi, le tristezze ed i dolori che ci assillano durante l’anno.

                                     

 Buon Natale a tutti allora

                                                                                                         refusi

Ott 30, 2007 - pensieri, poesie    11 Comments

Mal d’africa – a più mani

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mal d’Africa

Nostalgie ricorrenti,

malarici attacchi

che strappano precarie cuciture di una vita rattopata,

che sbandano i pensieri

deviandoli sul ricordo di occhi neri scintillanti,

del suo sorriso prepotente di vita

 Donne di Essaouira,

danzatrici vestite come regine, 

 i vostri tamburi scandivano il ritmo del mio cuore

 nella sera profumata.  

Vortici sollevavano sabbia pungente,

 sferzando il mantello di un cavaliere,

 remoto controluce nel deserto.

                                           Comparsa

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 mal d’Africa

…. donne,  vestito di gioie e sofferenze. Un drappo colorato ne cambia l’etnia, cultura, antichi riti tribali ancora si confondono con un secolo che odora di modernità. Donne, senza un velo e con velo. Donne, amanti, mogli e mamme …. donne senza futuro, nascono e muiono nell’anonimato di una dittatura maschile, donne moneta di scambio …. uomini con i collant chiedono una nuova identità …. uomini e donne, mischiano i loro sapori e originano vita, il futuro sarà femmina ? ….

Lesartists ….

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  mal d’Africa

 

La mia Africa è solo un sogno

 

che talora si affaccia alla mia mente,

 

è un brivido caldo

 

che scivola nel mio essere,

 

una calda emozione

 

che fa risuonare il mio cuore

 

con un tam tam.

 

da: Dedicato al Cinema – Music.Box

 

 

Ott 30, 2007 - pensieri    2 Comments

di nuovo i colori

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Sì i colori, le immagini, le luci, possono nuovamente prendere posto al fianco delle parole che li accompagnavano, descrivendosi a vicenda, integrandosi nel tentativo di creare una sola immagine visiva e di pensiero. Da qualche giorno avevo smesso, deluso e un po’ amareggiato, di scrivere, ma ora col colore tornano anche le parole. Non ho preparato nulla da postare, visto che non sapevo ne se e quando ciò si sarebbe verificato, potrei postare qualche poesia, si quelle non mi mancano ne ho ancora parecchie, ma ora voglio dare spazio, come faccio ogni tanto a delle/gli amiche/ci che in questi giorni mi hanno tenuto compagnia in forum

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Ott 6, 2007 - pensieri    19 Comments

Un incontro casuale

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Un incontro casuale Tempo fa, aggirandomi all’interno dei vari forum mi era capitato di incontrarla con dei messaggi che apparivano completamente al di fuori del contesto in cui erano stati postati, messaggi all’apparenza privi di senso e in pari tempo presuntuosi,  così mi era parso in quei casi, non nego di avere risposto alcune volte in modo ironico a provocatorio, ma il tutto era finito nel dimenticatoio, non avendo più avuto occasione di incontrarla nuovamente sul mio percorso. Poi un giorno eccola riapparire di nuovo, e non in forum dei tanti, ma proprio lì in diversi, dove postavo abitualmente, piccole frasi, pensieri all’apparenza sconnessi, la tentazione di risponderle come in passato era stata forte, ignoro la ragione per cui non lo abbia fatto e mi sia limitato ad un semplice saluto, ora credo che sia stata proprio la ragione.  Così la vidi tornare, postare in silenzio le sue cosa senza chiedere nulla, ne consensi, ne lodi, e piano piano iniziai ad apprezzare le sue parole, e per quanto possibile a capirle, pensieri, sentimenti, stati d’animo ed emozioni, a suo modo poesie danzanti su fragili ali di farfalla, grazie di avere scelto diversi, grazie lesartists …….

 

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pensieri sconnessi …. …. giorno tra il dire e fare e senza una benchè precisa meta lascio che i miei sconnessi pensieri passino attraverso dita per fermarsi su pagine virtuali …. i titoli nascono dopo le parole …. pesco tra le righe appena venute al mondo e lascio dopo quattro “dots” come sorta di marchio di fabbrica …. sono solo un puntino  in un mondo che amo e odio a seconda delle mie perplessità, oggi non ho ancora percepito nessuna emozione se non quelle che mi hanno condotta qui …. pensieri sconnessi Lesartists ….

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intorno a camini accesi ….

…. il respiro diventa compagnia nel buio di una stanza …. lasciare che tutto avvenga lontani dalla propria fisicità, senza falsi pregiudizi che rovinano le atmosfere …. “gli uomini tornino a volersi bene” recitò il predicatore, mai come in un’assoluta assenza di perbenismo le donne persero la loro verginità …. le storie di sottane e rossetti rossi fanno capolino intorno a camini accesi e le pie comari sanno oramai da tempo che non hanno mai provato l’amore vero …. l’amore quello desiderato che oltre al sentimento nasce in sospiri e gemiti, no non l’hanno mai provato
3c1485e8bccd7c9b1550b436e6cffe0e.jpg no smoking …. …. in assenza di uno specchio …. succede che una ruga sia traccia di espressione, un piccolo solco tracciato da sorrisi, lacrime insomma gli anni sono passati proprio per di lì. Gli anni che scorrono veloci come il vento …. nei sentieri dei ricordi sorrido alle scorribande diciottenni, Londra vissuta e respirata …. occhi dietro occhiali tondi, alla John Lennon che ancora mi sorridono nella mente …. l’attesa di un sì e tutto era così, senza precise regole se non il vivere appieno le emozioni ….

Lesartists ….

 

   

Nina …. …. sotto la pioggia Nina cantava, sotto la pioggia Nina si bagnava …. non più fantasie colorate, immagini sfocate dentro un timido sorriso …. allorchè ogni bacio sapeva di dolce, cercava dentro ogni cuore la verità dell’amore. Non fu facile svelare il mistero di un qualsiasi mago giocoliere che inventava giochi di parole …. Nina rideva ed intanto pioveva, mai trovò risposte …. Lesartists ….

Set 30, 2007 - pensieri    24 Comments

Le lettere d’amore

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ora sono solo un ricordo, da tempo sono andate in disuso, già la diffusione del telefono fisso aveva iniziato a ridurne lentamente l’invio, ma generazioni non ancora avvezze all’uso di quell’aggeggio non ne avevano ancora preso pienamente possesso ed erano impacciati ed incapaci di parlare a delle persone lontane chilometri dentro a quelle infernali scatolatte e poi, com’era più semplice, più facile, più liberatorio scrivere quelle fatidiche parole che non pronunciarle ad occhi bassi davanti alla tal persona con la bocca impastata e con la voce che non voleva uscire. Si cominciava con un timido accenno alla fine di una lettera, un timido “Ti voglio bene”, per attendere poi con trepidazione quella risposta che tardava e che pareva non dovesse giungere mai, per cercare fra le righe della risposta un accenno di consenso, un ancora un più timido e mimetizzato “anch’io”. Si esplodeva in un salto di gioia e con improvvisa frenesia si cercava carta e penna per urlare allora sopra quel nuovo foglio di carta a caratteri cubitali “Ti amoooooooooo”. Ma  piano piano il telefono ha preso il sopravvento, le nuove generazioni assuefatte ormai a quell’aggeggio nero, il più delle volte appeso alla parete, trascorrevano ore a scambiarsi tenerezze, “Mi vuoi bene? ” “Ma quanto bene mi vuoi?” “Ciao, ci sentiamo più tardi, chiudi tu!”, “No, chiudi prima tu” e così via. L’avvento del telefonino poi, ha dato il colpo di grazia, ha distrutto anche l’ultima speranza che le lettere d’amore potessero risorgere, anche se un piccola traccia di esse è rimasta, sì,  i messaggini, gli sms come si dice, anche se più che lettere d’amore paiono complessi messaggi cifrati.
Le lettere d’amore poi non sempre venivano spedite e non sempre avevano un destinatario.
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Lettera d’amore mai spedita.    Parigi  23.9.80

E’ solo una lettera, tempo vuoto da riempire, il pensiero di un attimo, un ricordo malinconico, lo sbocciare di un fiore dentro ad un mare di cemento, fra gente troppo affaccendata per vederlo, per coglierlo, ne tanto meno per capirlo.
Sono solo parole, piccole corolle di petali attorno ad un fiore, a un cuore, a una lacrima, cristallo di rugiada risplendente dedicato a……, a tutto e a niente, a un rimpianto, a un desiderio, a un sogno.
Sono solo frasi, parole, frammenti, irridescenti cristalli affidati ad un foglio di carta quando non si ha nessuno a cui dirle.
E’ solo amore, povero amore, deriso, dimenticato, bistrattato amore, sgorgato da una penna e da un anima, antica sorgente. E’ solo amore, quando dell’amore ormai si è perso……… persino l’indirizzo

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Set 14, 2007 - pensieri    10 Comments

un normale pomeriggio italiano

(scritto di getto in un momento di…..riflessione :-D)

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è da mezzogiorno che i miei tentativi di rimanere collegato ad internernet sono quanto meno aleatori, come ho già detto se non mi sfratta virgilio provvede la linea adsl a dirigersi verso altre mete, ora sembra che la cosa si sia stabilizzata, la linea sambra costante e infatti subito ricevo una segnalazione,  alice mi ha inviato un messaggio,  nuovo servizio di assistenza tecnica  per i clienti cita, tutto a posto allora penso, visto che prima non mi era possibile nemmeno entrare  nella casella postale, clicco sopra per andare a leggere e……….
Siano spiacenti si è verificato un errore ti preghiamo di riprovare

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grazie adesso so cosa significa il nuovo servizio di assistenza tecnica,  hanno assegnato un codice all’errore e sono cosi gentili di comunicartelo, R10013 non oso immaginare quanti possibili errori implichi il nuovo servizio di assistenza. Mentre mi congratulo con me stesso per il nuovo servizio di cui posso usufruire, snocciolando mentalmente una sequela di giaculatorie cantate, squilla il telefono, è mia moglie. E’ l’ora penso mi devo preparare ad uscire per andarla a recuparare alla stazione a Como di ritorno da Bologna, dove si era recata per accompagnare la madre ad effetuate alcune visite specialistiche. Ma no, non è l’ora, il treno Firenze Zurigo è stato soppresso e lei si sta dirigendo all’ufficio informazioni per sapere a che ora e in quale modo potrà ripartire, mi prega nel frattempo di guardare su internett eventuali coincidenze da Milano a Como visto che sembra non esistano altre tratte dirette. Controllo restando in collegemento telefonico, la schermata appare, ma non un solo orario, dico uno di quelli che appaiono sulla schermata corrisponde a quanto le sta comunicando il personale ferroviario. Credo in un solo istante di avere trovato le parole adatte ad accompagnare la Carmina Burana, ma non penso possano essere ripetute in pubblico. Dovrò aspettare che giunta a Milano mi telefoni per informarmi dell’orario di arrivo a Como, rettifico del presunto orario. Già, un normale pomeriggio italiano

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Ago 28, 2007 - pensieri    6 Comments

Vicino al mare o ai monti esiste……

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Cortina – Laghetto di Ghedina

esiste sempre un luogo dove fermarsi, dove noi riteniamo sia giusto fermarsi, un luogo sulla riva del mare, con nelle narici l’odore della salsedine portato dalla brezza mattutina, od un luogo dentro ad una valle alle pendici di monti dove ancora anche nelle estati più calde si possano scorgere tracce di neve e dove l’aria profuma di erba appena tagliata, di fiori, di resine di pini. Dove sedersi tranquilli, perdersi con lo sguardo all’orizzonte al limite del paesaggio, sorbirsi lemtamente un caffè e ricordare……. Eiste ancora un luogo chiamato casa

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Ago 24, 2007 - pensieri    5 Comments

notturno

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non mi accadeva da tempo di ritrovarmi a queste ore d’avanti al pc. Ultimamente il sonno se pur di non lunga durata si era fatto più regolare, immancabilmente a letto verso le 2,30 immancabilmente sveglio all’incirca alle 8. Ora forse a causa dell’emicrania, mi ritrovo ad aspettare l’alba di fronte al monitor acceso, alla ricerca di qualche cosa di nuovo da leggere, poco in verità e senza la più pallida idea su cosa eventualmente scrivere. Così ho aperto la pagina e ora lascio che i miei polpastrelli cerchino accuratamente i tasti senza sapere esattamente cosa voglio scrivere, ma solo con la ferma intenzione di evitare quei refusi che abitualmente caratterizzano i miei scritti, cerco di accarezzare la tastiera e non di aggredirla cone faccio solitamente, con mia moglie che dalla stanza accanto commenta “A quando la nuova tastiera?” Si perché io e la tastiera siamo nemici, beh vediamo di non esagerare, diciamo antagonisti da sempre, io che cerco di scrivere in fretta tutte quelle cose che mi passano per la mente con la paura di smarrirle prima che possano apparine nero su bianco sopra ad un foglio di carta o nella schermata di un monitor, e lei che si contorce scivola cercando di evitare le mie dita impacciate e violente che si le si abbattono sopra come magli inpazziti rincorrendo un veloce pensiero, con i risultati già noti. Sì lo so, già più tardi in giornata, preso dalla frenesia del pensiero, dalla voglia di postare velocemente una risposta tornerò ad essere il badilante imbranato di sempre che batte sulla tastiera come fosse il ferro posto sopra ad un incudine e mancando, quando la media è bassa, un tasto ogni dieci per correre poi a premere l’invio dimenticando di effettuare anche il  ben che minimo controllo con una veloce rilettura. Ma ora no, ora l’accarezzo la sfioro, cerco accuratamente ogni singolo tasto e scendo adagio sopra per premerlo con dolcezza e verificando nel contempo che il tasto sia quello giusto e che corrisponda a ciò che voglio scrivere, mentre nelle orecchie avvolte dalle cuffie risuanono dolcemente le note del notturno di Chopin  

                                                                     ref…

 

 

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