Cose di carta
Bianchi fogli ingialliti dal tempo
dove esili tracce di inchiostro
hanno tracciato tortuosi sentieri.
Hanno viaggiato varcando confini
trasportando illusioni e pensieri
dentro a servili buste racchiusi
lacerate da febbrili mani
tante storie diverse che l’ieri,
sacralmente consegna al domani.
Hanno generato sorrisi e sospiri
altre volte salmastra rugiada
se ne nota una piccola traccia
osservando una macchia sfocata.
Ora giacciono, scordati nel buio
dentro ad un cigolante cassetto
allacciati da un nastro sbiadito
dentro a un mobile a lato del letto.
Poi il cassetto ritrova la luce
una mano rovista curiosa
nel silenzio improvvisa una voce
nella stanza risuona gioiosa
“Hai trovato qualcosa?”
“Niente” è la pronta risposta
rimarcando una nota delusa,
“Solo fragili, cose di carta.”