L’eroe
Vuotò la fiasca
emettendo un rutto,
saltò il fossato
urlando come un matto
brandendo il mitra
e sparando di brutto.
Poi,
ad un certo tratto
si accartocciò
come se fosse rotto,
una macchia rossa
gli si allargò sul petto
e si accasciò a terra
come se fosse un letto
avendo sopra
il cielo per soffitto.
Pensando a casa
gli venne mente il gatto,
sbarrò gli occhi
ma si fece buio fitto.
Della sua gloria
lui raccolse il frutto,
un solo istante
e fu finito, tutto.