I sogni
piccole povere gioie
Poi giunge il giorno
in cui si perde il filo
non quello del discorso,
la parola
da tempo ormai si è persa
nella gola ed anche l’eco
sommessa resta muta.
Si perde il filo,
il filo della vita,
ormai finito è il gioco
e la partita, non ha più senso
è solo una cosa vuota
è non importa come sia finita
se hai vinto o perso
non ha significato
e tutto il senso di ciò
che un tempo hai fatto
e tutto là
su quel filo spinato.
Gridare,
gridare al mondo
l’amaro sapore di vita.
Piangere,
nascosto alla vergogna.
Fremere,
nell’ansia di un poi
che non viene,
non verrà.
Visceri dilaniati
nell’attesa
di ciò che sarà,
di ciò che è
ma non appare.
Un mistero
insito in noi
da sempre,
reale
ma impalpabile.
Fra le mani
non afferrato,
sfugge.
In quattro pareti
racchiuso avevo un cuore.
Ora ammuffito giace,
imputridito
da un inutile amore
celato
al luminoso sole
della stupidità umana
Gettiamo sassi in pozzi senza fondo,
creiamo cerchi che mai avranno sponda,
come cavalli pazzi per il mondo
inseguiamo il vento cavalcando l’onda.
Dopo aver perso ogni singola certezza
con gli occhi fissi su inutili confini
dei vecchi abbiamo solo la stanchezza
e la saggezza abbiamo dei bambini.
Portiamo dentro al cuore l’illusione
che esista ancora un luogo dove stare
seduti assieme, cantando una canzone,
per questo mai smettiamo di cercare,
inseguendo sogni che il giorno non confonda
sfumandone i colori nella vita,
nel sole vivido o nella notte fonda
giochiamo senza trucchi la partita.
Eterni sognatori senza patria
senza nessuno che ci metta al mozzo
da tutti allontanati coma paria,
cerchiamo lune perse, dentro al pozzo.
Non siamo mai cresciuti e sopra il viso
quasi nascosto fra le molte rughe
abbiamo esili tracce di un sorriso
rimasto lì, dopo sconfitte e fughe.
Siamo…. si siamo di Peter Pan fratelli
abbiano il sacro terrore di invecchiare,
ci offriamo al sacrificio come agnelli
ma a condizione di far come ci pare.
Siamo impulsivi e non abbiam pazienza
per questo siamo e saremo sempre soli
con dentro al cuore segreta una speranza
che un dì venga la morte, e ci consoli.
refusi