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Giu 30, 2008 - poesie    18 Comments

Non credere a un poeta

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(pablo picasso-Il poeta)

 

Non credere all’amore di un poeta,

stella cadente in un cielo d’agosto.

Non credere al dolore di un poeta,

onde di schiuma in un oceano mosso.

Non credere alla gioia di un poeta,

coriandoli lanciati a ricoprire un fosso.

Non credere alla morte di un poeta,

o sarà eterno, oppure era già morto.

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Giu 29, 2008 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Le cose che abbiamo

Le cose che abbiamo

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(Essere o avere, ovvero l’uomo in sintesi)

Abbiamo

troppe pene nel cuore

troppo sperma nel pene

troppa merda nel culo

e nel cervello

solo catene,

catene di pene

catene di sperma

catene di merda.

Giu 21, 2008 - poesie    13 Comments

Apocalisse secondo…………

da “futuro prossimo venturo”

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… e ancora una volta
il senno e la pazzia
si dichiarano guerra.
Il bianco, il rosso, il nero
e gli altri
han confuso i colori delle loro ragioni,
gli ideali si confondono
con le aberrazioni
a vicenda esaltandosi
in un ultimo
putrefacente abbraccio.
La vita, è appesantita e stanca,
mentre lontano, la morte,
sta partorendo un altro figlio,
il sogno e la realtà,
caduti nel frullatore elettrico
frantumati e ricomposti
non sono più reali l’uno dell’altra.
L’uomo che ha perso la voce
grida
intellegibili parole di dolore,
il figlio nato NorfaNo
piange la sua solitudine
e ride della sua libertà
maledicendo una madre qualunque.
L’ultimo cavallo da tiro
seduto a cassetta
osserva
il cane pastore rinsavito
azzannare le pecore,
incurante del pastore che lo scuoia.
La prostituta zoppa
fugge dondolando, inorridita,
dalle profferte d’amore
di un gobbo.
Lontano all’orizzonte
mentre un’inesistente astronave aliena
bombardando distrugge gli ultimi resti
di una città che esisteva,
l’ultima luna bacia
i labbri salati di un mare
che s’aprono ad accoglierla.
Calpestati terreni scoprono,
inspiegabili resti di civiltà
più antichi della più antica scimmia
e del seme che generò Adamo,
e il coscienzioso scienziato,
ancora cerca l’anello mancante.
La verde foresta nera, rossa
degli ultimi tizzoni, crepita,
mentre sullo spiedo rosola, girando,
il daino caduto preda.
L’ultimo cerchio della superba aquila,
che ha appreso la risposta,
s’infrange su scoscese rocce,
e gli elefanti si fanno il nodo al naso
per ricordarsi, ancora una volta,
di sopravvivere.
Il sangue impazzito
circola, ignorando i segnali.
Nella cella frigorifera,
un quarto di bue muggisce di protesta,
all’urto di un mezzo macellaio.
Mentre, nella la città assediata
un gatto fugge la sua fame
inseguito dalla fame degli altri,
nel tribunale il giudice,
impiccato in ultima istanza,
condanna il boia
e l’assassino apprensivo
muore d’infarto
sulla sua ultima vittima.
La vergine sessantenne pentita
si deflora con la ventosa del cesso, e
la giovane fanciulla giace, divaricata
al grido d’amore
mentre offre il suo unico fiore
al turgido pene di Dio e di Satana
alle pene del mondo e alle pene d’amore.
I quattro cavalieri dell’apocalisse
disarcionati
rincorrono i loro destrieri
urlando di aspettare
che non è tempo, non è ancora l’ora.
Mentre sordi ai richiami
i cavalli galoppano calpestando
le rovine di un mondo,
macigni di cime frananti
rotolano pesanti a valle
e l’acqua sale a monte
a coprire ogni ragione
alla ricerca di una nuova,
impossibile arca.

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Giu 18, 2008 - poesie    Commenti disabilitati su Pane ai cani

Pane ai cani

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Portava pane nella cesta

fragrante pane che attorno

fondeva il suo profumo

Cani randagi

l’umido naso al vento

ad annusare l’aria

che quel profumo

non dava alcun sostento.

Portava pane nella cesta,

portava pene nell’anima

che volentieri

avrebbe con trasporto

dato a quei cani

quel poco pan che aveva

in cambio di un momento

di un gesto d’amore

e di conforto.

 

 

Giu 15, 2008 - pensieri, poesie    Commenti disabilitati su …e teste quadre

…e teste quadre

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…e teste quadre poggiano

su rugginosi colli

che di pensieri non hanno

più rimembranza alcuna

e dicono di cose

e dicono di fatti

mirandosi in specchi di parole

che altro non son che vezzi

ormai privi di valore.

Giu 14, 2008 - poesie    10 Comments

Questa vita

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Questa attesa,
questa noia,
quest’ansia.
Un battito di ciglia
fra un sospiro
e una pausa.
Quest’accumulo
egoista di cose,
di emozioni,
sfaccettature d’altri
riflesse
nei nostri specchi.
Questa accozzaglia
di rumori e suoni,
di silenzi
e di spazi
sempre più vaghi.
Nuovi ideali,
vecchi dei riesumati,
folli rincorse
in nuovi labirinti.
Dolori e gioie
inventati
a riempire pareti
di un instabile tempo.
Questa attesa,
noia,
ansia,
inutili.
Questa vita……..
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Giu 4, 2008 - poesie    14 Comments

Siamo niente

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Siamo povera gente,
siamo fatti di fumo,
siamo fatti di niente.
Siamo povera gente
che nasce,
che vive,
che muore
e le piccole gioie
non possono certo
pareggiare
l’immenso dolore.
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Mag 26, 2008 - poesie    20 Comments

Amica

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Prestami la tua spalla,
amica,
lascia che la mia fronte
posi
sul tuo seno.
Lascia,
che al mio dolore antico
possa dare sfogo
e guarda, se vuoi
fuggire dai miei occhi
stagnanti lacrime
da troppo tempo ormai
represse.
Ma di parole
non riempire domande
del mio dolore,
le remote,
lontane cause,
fuggono la ragione
ed io,
non avrei risposte.
Tieni soltanto
la tua mano
nei miei capelli sepolta
e sentirai,
fuggire dal mio corpo
in calma onda
la malinconia
e la tristezza
abbandonarmi piano,
per consegnarmi al sonno.

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Mag 23, 2008 - poesie    12 Comments

Sogno

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La casa in collina
lontana e vicina
che c’è,
che non c’è,
che non sai dov’è.
La sogni ogni notte
piccina, piccina,
la perdi al risveglio
ad ogni mattina.
Nel piccolo orto
con cura vangato,
c’è tutto l’amore
di un mondo scordato.
Le bianche pareti
son linde e pulite
la rose al balcone,
mai sono appassite
a là, dietro ai vetri,
tu scorgi un bel viso
ti guarda in silenzio,
ti manda un sorriso.
La casa in collina
lontana e vicina
che c’è,
che non c’è
che non sai dov’è.
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Mag 19, 2008 - poesie    19 Comments

La voce del silenzio

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Voci anonime
che giungono,
risonanti d’echi,
di mille toni fatui,
nel buio della notte,
è il silenzio che parla
con voce amica
e induce al ritorno
a tempi trascorsi,
alle notti dove
la voce tua
silenzio,
non era udita.
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