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Gen 5, 2021 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Dove è il mio tempo?

Dove è il mio tempo?

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Dove è il mio tempo?

Inutilmente interrogo il silenzio.

Dove è?

Dello ieri perso

nulla mi rimane.

Di mio solo ricordi.

Dove è?

Il domani non mi appartiene ancora,

e forse non mi apparterrà.

Dove è il mio tempo?

È forse nell’istante di un pensiero

che rapido consumo e perdo,

è già passato

è ieri.

Dove è il mio tempo?

Dic 24, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Auguri di Natale – La realtà

Auguri di Natale – La realtà

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E’ NATALE
AUGURI!!! AUGURI !!!
AUGURI A TUTTI.
Auguri ai buoni
ai cattivi
ai belli
ai brutti
ai rapitori
ai rapiti
agli onorevoli ladri
ai partiti traditi.
Alle allegre brigate,
alle brigate rosse
con anime nere
alla vecchie brigate
morte in terre straniere.
Buon Natale
a chi è solo
a a chi e in mezzo
alla gente.
Buon Natale
a chi ha tutto
ed a chi
non ha niente.
Buon Natale
ai preti, alle suore, a chi crede.
Buon Natale
all’eretico
e a chi non ha fede.
Tanti auguri
a chi ammazza
a chi viene ammazzato,
a chi mai è stato umile
a chi è stato umiliato.
Buon Natale
al drogato
a chi spaccia la droga,
a chi in alto legifera
indossando la toga.
Tanti auguri
a chi nasce,
ai vecchietti,
ai bambini,
alla tristi zitelle,
agli allegri becchini.
Tanti auguri
agli storpi
a chi mai ha peccato
e che proprio
per questo
poi sarà condannato.
Tanti auguri
a chi ruba
e a chi mai ha rubato
ma purtroppo si tratta
di un augurio sprecato.
Buon Natale insomma,
a tutte le persone,
all’operaio
e al padrone,
allo sfruttatore
e alla puttana,
all’alto prelato
e alla gran dama.
Tanto gli auguri ormai
non hanno più valore
durano meno
delle ventiquattrore,
che già scartato l’ultimo
regalo ricevuto,
si fa il bilancio in cifre
fra quanto dato e avuto.
Di nuovo noi torniamo
i soliti buffoni,
cambiando sempre faccia
secondo le occasioni.
Finito ormai il Natale
finite le ovazioni,
di nuovo i furbi dominano
su un mare di coglioni.

 

 

Dic 23, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su E’ Natale – La favola

E’ Natale – La favola

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Volteggiano

leggeri nell’aria

si posano

ovunque si trovano,

immacolati

ogni cosa ricoprono

di bianco candore.

Echeggiano

nell’aria le note

soavi

di un canto solenne

aprendo

nell’anima un varco

di puro splendore.

Coscienti

la mani si stringono

in un gesto di pace

che nasce dal cuore

Campane

nell’aria risuonano

rintocchi solenni

che annunciano

l’arrivo di un Dio salvatore.

Le voci

nel coro si uniscono

salendo a lambire le stelle,

scordate le pene

scordato il dolore

ancora una volta

le genti si abbracciano

in un gesto d’amore,

è Natale.

Dic 4, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Pellegrino – Fatti e misfatti 1

Pellegrino – Fatti e misfatti 1

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Ho attraversato il mondo

in punta di piedi

cercando di non dar fastidio

più di tanto.

Ho visto la mia pelle

scurirsi al sole

i miei capelli

imbiancare al tempo, cadere. 

Ho osservato il sole sorgere

perdersi nella luna

mille volte e mille volte ancora

senza che nulla cambiasse.

Ho raccolto la pioggia

nel palmo delle mani

come fossero le lacrime di un bimbo

o di un mondo intero.

Ho osservato muto

la folla aggredire il diverso

e ho dissentito, ma da lontano

lasciando che accadesse.

Ho sognato amori eterni

e vissuto amori effimeri,

ho abbracciato ideali

combattuto battaglie inutili.

Ho assimilato, in migliaia di passi

la ripetitiva costante

stupidità dell’uomo

negli stessi errori, negli stessi gesti.

Ho camminato su un infinità di strade

attraversato città e paesi

senza carpirne i segreti

dimenticando il senso del percorso,

e ancora oggi mi sto chiedendo

cosa farò da grande

Dic 2, 2020 - dialettale, poesie    Commenti disabilitati su Temp che te scapet – Dialettale (piccole cose)

Temp che te scapet – Dialettale (piccole cose)

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Temp che te scapet

suta sti nivul griss

ferma il to pas

e damm ul to suris,

lasa che ul soeu

al sbusa sta’ curtina

e fa che ul vent

al bufa sta matina.

Fa che ul ciel

al turna un pou seren,

ma fal in presa

e cerca de fal ben

e mi te garantisi

che in un mument

te disarù grazie

e poeu saru cuntent.

 

Tempo che fuggi/sotto queste nuvole grigie/ferma il tuo passo/e dammi il tuo sorriso/lascia che il sole/ fori questa cortina/e fa che il vento/soffi questa mattina./Fa che il cielo/torni un po’ sereno/ma fallo in fretta/e cerca di farlo bene/e io ti garantisco/che in un momento/ ti dirò grazie/ e poi sarò contento.

Dic 1, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Sciarada

Sciarada

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C’era un dio sopra le scale

che guardava giù

Sotto c’era un animale

che guardava su

Poi improvviso sulla scena (a metà scale)

sei arrivato tu

Ora il dio e quell’animale

non ci sono più

Nov 30, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su cantilena d’amore alla luna

cantilena d’amore alla luna

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Levati luna,
levati luna dal mare
che voglio cantare d’amore.
Il mio amore
al mio amore.
Specchiati luna,
specchiati luna nel mare
che voglio guardare
attraverso i tuoi raggi riflessi
il mio amore,
e al mio amore cantare

Nov 24, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Non più così

Non più così

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Non più così,

non più.

Voglio andare,

riempire l’ansia,

gettare sabbia

negli squarci dell’anima

per saturare il tempo.

Non più così,

non più.

Non più spazi

fra stella e stella,

demolire le pareti

di falsi, lontani orizzonti.

Vedere.

Non più così,

non più.

Non più domande

soffocare il tumulto

di voci,

di false risposte.

Sapere.

Nov 5, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Sciacalli inconsapevoli

Sciacalli inconsapevoli

sciacallo

Consumiamo i nostri giorni

come consumiamo i pasti,

voracemente inghiottiti

senza assaporarne il gusto,

senza alcun piacere,

già ansiosamente protesi nell’attesa

di un nuovo domani.

Milioni di domande

ripetute miliardi di volte

hanno arrochito la nostra voce,

spento ogni angolo del nostro cervello

precludendo qualsiasi spazio

ad ogni possibile risposta.

Inconsapevoli sciacalli

ci nutriamo dei nostri resti.

Nov 3, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Tu canti…

Tu canti…

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Tu vieni

vieni da noi e canti,

canti il dolore,

l’amore per la tua terra

e le tue genti

e noi,

noi ti guardiamo.

Ti guardiamo cantare

e ascoltiamo,

ma non comprendiamo.

Tu canti e racconti

di sentimenti di popoli lontani.

Noi ti ascoltiamo

ti applaudiamo

guardiamo increduli

alla tua calda voce

che parla di gente che soffre

dove noi non sappiamo.

Tu canti e noi ascoltiamo.

Paghiamo

per applaudirti,

per applaudire il tuo canto

che parla del dolore di genti

di un paese che soffre.

Tu canti,

noi ti applaudiamo.

Tu parli di dolore

ma è il dolore di altri,

lontano.

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