Ott 22, 2017 - pensieri    Commenti disabilitati su Monologo da un dialogo in un forum perso e domande senza risposta – 3

Monologo da un dialogo in un forum perso e domande senza risposta – 3

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alcune volte mi chiedo.
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cosa sono, chi sono, ed il più delle volte non mi rispondo e mi rendo conto di non saperlo. Altre volte mi chiedo cosa penso, ed aggirandomi per il forum mi imbatto in cose che avevo scritto tempo addietro e mi chiedo ma sono io questo? E’ questo il mio pensiero? Mi appartengono queste frasi?? Ed ancora una volta non so rispondere

mi chiedo…
si è vero molte volte mi chiedo… forse troppe cose, troppi perché, che non trovano risposte, sto diventando ripetitivo, e comunque mi chiedo se debba esistere per forza una ragione per la sofferenza o se non ne siamo solo noi stessi la causa… vorrei approfondire la cosa e credo che lo farò ma non ora
mi chiedo…
sai, ogni tanto mi perdo con gli occhi a fissare l’orizzonte, e scordo ogni altra cosa, i mie occhi seguono ogni risvolto di quel mondo che scorgo laggiù lontano, ne indagano ogni affranto, ogni ombra, ogni macchia di luce, che sia un lontano albero fiorito, o il riflesso al sole del vetro di una casa immersa nel verde, e mi vedo seduto sotto quell’albero o seduto su di una poltrona dietro ai vetri di quella casa e ho la vaga impressione che la cosa sia reale, sento di essere presente in quei luoghi, e la sensazione confusa di stare vivendo più vite contemporaneamente si diffonde in tutto il mio essere e allora credo che tutto il mio corpo si allarghi si distenda nello spazio e nel tempo ad assorbire tutto il paesaggio che mi circonda, che lo avvolga e che ci si adagi in una comune percezione di vita, forse è solo un illusione, ma penso che anche per questo la vita sia bella

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una domanda, quanti…
quanti di noi hanno coscienza di se stessi?
quanti non sono un agglomerato di inutili parole?
quanti sono in grado di fare, ammesso che ci abbiano mai pensato, un autoanalisi, il vecchio esame di coscienza??
quanti di noi non sono altro che un vuoto supermercato di parole?
quanti riescono ancora a piangere mentre leggono, o mentre scrivono?
quanti possono dire in tutta onestà in non vegeto io vivo?

in difesa dei grigi … **

potrei risponderti , in mille modi diversi… ma forse è solo perché amiamo rileggerci… forse perché riusciamo a capire noi stessi solo dopo aver messo i nostri pensieri su carta, scusa ma era così che si faceva una volta, ma ritengo che la risposta più corretta l’abbia data un anonimo in tradimenti, vado a cercarla e ti posto quella parte che potrebbe essere la risposta
…postano di sfuggita messaggi carichi, di tristezza e di solitudine, poi lasciano il forum, così come vi erano giunti, senza onore ne oneri, senza stupide offese, senza rivalse, senza rivincite, senza nulla che non sia stato lo spazio di un pensiero, di una sofferenza, della necessità di parlare a se stessi o al nulla, il bisogno di leggere le proprie parole anche solo per un attimo e fissarle nella propria mente, o nel proprio cuore, o forse solo la speranza che qualcuno possa leggere e condividere, scevri alle offese ed al plauso…
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(nota- grigi erano quelli che in tempi trascorsi scrivevano sui forum senza autenticarsi. Una volta era consentito)

 

Monologo da un dialogo in un forum perso e domande senza risposta – 3ultima modifica: 2017-10-22T11:54:12+02:00da refusi
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