Ott 11, 2008 - poesie    12 Comments

Oggi parliamo di… o meglio non parliamo

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Storia breve
in cinque p………
E’ da un  pezzo
che…..
se si inizia un lavoro,
una strada, una casa,
od un pozzo
si presenta qualcuno
che con fare gentile
fa richiesta del pizzo,
e nessuno rifiuta
se ci tiene alla vita
mica e pazzo.
Così è che da un pezzo 
hanno fatto quel pozzo,
han pagato quel pizzo
e che mai nessun pazzo
ha rifiutato quel pizzo
per scavare quel pozzo.
Sembra tutto normale
ma…….
è da un pezzo
che nell’aria c’è puzzo.
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Ott 2, 2008 - poesie    27 Comments

Per una volta ancora

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Per una volta ancora
ti dirò:
“Dai vieni”.
Per una volta ancora ,
poi…..
Non vale più la pena
di giocare,
fingere che sia
così, per gioco,
che un sogno e una poesia
non siano niente
o siano cose da poco.
Che le parole
scritte da una mano
restino impersonali,
lì, indecise
nere su bianco, ma
pure imprecise,
frasi e parole
che non han mittente.
Smettiamo di fingere,
smettiamo di mentire,
son io che scrivo
e parlo, sei tu
che stai a sentire

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Set 26, 2008 - esternazioni in prosa, pensieri    Commenti disabilitati su Confusione percettiva

Confusione percettiva

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Noi siamo ciò che siamo

e non ciò che vogliamo far credere

di essere.

Ma non sapendo esattamente

cosa siamo

come possiamo far credere agli altri

di essere?

Set 25, 2008 - poesie    18 Comments

Voglio parlarti………..

(settettembre 1982 a un sogno)

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Voglio parlarti.. d’amore,
ma non fraintendere,
non di amore eterno.
Voglio parlarti d’amore
forse, dell’amore di un attimo,
un istante di gioia
e di tristezza insieme,
al di fuori della realtà,
un frammento di sogno
irripetibile.
Voglio parlarti d’amore,
senza parole banali
di frasi stupide e vuote
che troppe volte già,
suonarono stonate
in altrui bocche.
Voglio parlarti d’amore
nel silenzio
dei nostri sguardi,
nel palmo
delle mie mani tremanti
le più dolci parole d’amore
canteranno da sole alla tua pelle.
Sulle mie labbra socchiuse
troverai la tua fonte
ed io alle tue
il mio nettare.
Voglio parlarti d’amore,
come onda
lambire i tuoi scogli,
come vento avvolgerti,
penetrare
le tue ombrose valli.
In pochi istanti
donarti
un corpo e un anima
privi di menzogne.
Appartenerti.
Voglio parlarti d’amore,
voglio accordare
il mio respiro ai tuoi gemiti,
creare con i sospiri
un cantico,
il più antico,
innalzarlo in crescendo
sino al sublime acuto.
Poi
passare la vita
a ricordarne l’attimo.
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Set 22, 2008 - aforismi    12 Comments

Aforismiei

tratti da – poco masime meno che minime

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Idiozia
 

non capisco perché alcuni si sforzino di apparire idioti quando otterrebbero il medesimo risultato con assoluta naturalezza

 

 

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Presunzione e capacità
  

le nostre capacità
sono il più delle volte inversamente proporzionali alla nostra presunzione

 

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Conoscenza 

La nostra conoscenza è sempre subordinata alla cultura di appartenenza. Pertanto se ti trovi in un deserto australiano non contestare l’operato di un aborigeno.

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Sull’amicizia
 se cerchi un amico non raccontargli cosa ti manca, ma chiedigli cosa gli serve
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Set 18, 2008 - poesie    11 Comments

Cose così

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Rebus

Se il tempo
racchiuso
in pareti senza ombra,
rallentare potesse
la sua corsa,
io, che in ansia,
sto ad aspettare
qualcosa,
forse,
risolverei il problema

                                    refusi

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Arsura
Acqua
non basti a spegnere
la sete che brucia,
giù in fondo,
giù, sotto la gola.
Arsura,
coscienza che beve,
sete,
che l’acqua non placa,
rimorsi.
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Set 15, 2008 - pensieri, poesie    Commenti disabilitati su Se i sogni

Se i sogni

ALBAFARO

 

Se i sogni

muoiono all’alba…

quante albe

quante morti

quanti inutili sogni

quante illusioni

Set 8, 2008 - poesie    19 Comments

Ascolta

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Voglio dirti
due parole.
Non voglio stancarti
raccontandoti storie appassite
di un tempo in cui tu,
ancora bambina,
giocavi alle bambole,
quando io già inseguivo
chimere e illusioni
cercando nel mondo
uno spazio
fra l’angolo di casa
ed il bar, in fondo alla via.
Voglio dirti
due parole soltanto
silenziose
come lacrime,
scintillati
come risa,
preziose
come ricordi.
Voglio dirti solo…
“ti amo
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Ago 27, 2008 - poesie    12 Comments

Ode con dedica

Oggi sono qui per lasciare un saluto, come tutti gli anni in questo periodo parto per una decina di giorni di vacanza in quel delle dolomiti. Solitamente avrei dovuto preparare, come per le mie precedenti assenze, dei post programmati che avrebbero dovuto essere pubblicati nel corso della mia assenza. Ma vuoi un po’ per pigrizia un po’ perché distratto da altre cose, non ho preparato proprio nulla, così ho deciso di fare qualche cosa di diverso. Io sono presente anche in forum e da quelle parti ho uno strenuo ammiratore che si diverte, bontà sua, a copia e incollare nel proprio forum qualsiasi cosa io scriva,  sciocchezze e non. Ora il soggetto in questione è arrivato al punto di copia e incollare, in modo spregiativo e senza rivelarne la fonte anche le poesie o apparenti tali, da me postate in blog. Ritengo pertanto che un tale comportamento debba essere assolutamente contraccambiato. Il soggetto in questione, oltre ai vari nick si fregia di questo in particolare: – balianodiibelin –  facendo richiamo allo storico Baliano il maniscalco Barone di Ibelin. Questo solo per precisare che quanto da me scritto non ha alcun riferimento storico ma è solo ed espressamente dedicato il nick sopracitato.

 

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La giostra

 

Squillan le trombe là, nella gran piazza
c’è folla già assiepata che starnazza,
incitando quei prodi cavalieri,
che in armature sui propri destrieri,
s’avviano fieri ad iniziar la giostra,
con l’elmo il mano, il viso bene in mostra,
sfilan davanti ai nobili e alle dame
che là sul palco in mezzo al gran bailamme
offron compite al campione il velo loro
perché gli sia d’augurio e di decoro.
Fra gli altri appar Baliano, d’aspetto altero,
elmo nel braccio e piume sul cimiero.
L’è grande si ma in senso orizzontale
che pare un capodoglio andato a male
e dondolando come un bastimento
lento si avanza verso il suo cimento,
s’appresta al suo cavallo che porello
lo guarda, sbarra gli occhi e pensa”Quello?”
Nitrisce scalpita, vorrebbe andare via
ma non c’è verso, così dev’esser, sia.
Tutto imbracato avvien così che il Baliano
posto lui sia a cavallo, con l’arganetto a mano,
che sotto il peso in vero esagerato
si piega in mezzo e scarta un po’ di lato.
Squillano le trombe, l’araldo già s’avanza
ed il Baliano s’addrizza in su la panza
è il turno suo e non si sa ben come
al cavallo a strappi e a duri calci impone
di avanzare sino al bordo della pista
lo sguardo truce, la lancia pronta in resta,
il nuovo squillo è giunto, l’è il segnale
s’abbassa il capo e giù, lungo il crinale
con il cavallo del Baliano che sta male
ma parte forte in quel gioco conteso
se non per forza sua a causa del peso.
Urla la folla come fosse impazzita
attendendo lo scontro, la disfida
ma prima ancor che giungano a contatto
ecco il cavallo che, stracarico e disfatto,
piega le gambe, stramazza e poi s’affloscia,
con il Baliano che pria si incuzza e poscia
di scatto parte via per la tangente
in mezzo alle risate della gente
che accalcata, la dietro alle transenne,
applaude e irride allo svolazzar di penne.
Poi dopo il volo, in un grido disumano
il Baliano torna ad abbattersi sul piano
in un botto così forte che le barde *
schizzan via per l’aire in ogni parte
tranciando come fossero un coltello
intere parti fra cui l’altero augello.
Non era mai successo e questa è bella
da secoli una cosa come quella
così che il popolo ridendo con trasporto
decide d’appropriasi di un ricordo
precipitandosi e facendo un gran bordello
in mezzo a quel grandissimo macello,
tutti quanti protesi alla contesa
quasi fossero al mercato a far spesa.

E fu così che passò di mano in mano
il lBelin del maniscalco di Baliano

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*barde = fasce metalliche componenti l’armatura

 

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Ago 25, 2008 - poesie    7 Comments

Cose dentro

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Egocentrismo

Io
    ero
                  
io
io
    sono
                  
io
io
    sarò
               io
io
    sempre
               io
io
    solo
                   
io.

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Propositi

Quante cose,

vorrei fare e non faccio.

Quante cose,

dentro me,

fuori scompaiono.

Quanti pensieri,

non trovano parole

rimanendo nascosti.

Dimenticati,

si perdono.

                                              refusi

                  

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