Tratta da storie di animali
(così per ridere)
salir qualche gradino,
la figlia del tacchino.
Così, per sistemarsi,
(pensava il poverino).
sembrava una befana,
però in compenso, il padre,
aveva tanta grana.
non gli garbava molto,
però da uccello saggio
paziente ed anche colto,
decise di accettarlo,
pensando proprio in quella:
che una figlia zitella.”
l’eroica decisione
sommò insieme tutti i capi
e giunse alla conclusione:
“Visto che sei spiantato
caro pollastro mio,
a sistemare tutto
ci devo pensar io”.
Gli costruì una casa
assai grande e tutta nuova
così che loro potessero
pensare poi alle uova,
delle future nozze,
fissarono la data,
ed era ormai vicina, che
sembrava cosa fatta.
Ma proprio in quei giorni
giunse in quella contrada
una gallina nuova,
allegra e spensierata.
Quando il pollo la vide
andò in corto circuito,
in men che non si dica,
sembrò rincitrullito,
Restava li a guardarla
delle giornata intere,
desiderò di amarla
Già si guardava attorno,
gli occhi da pesce lesso,
il becco spalancato
tipico del gran fesso.
Di colpo lui capì!!
quello che come un tarlo
gli stava rodendo il cuore.
E ormai che è quasi giunto
il giorno del connubio,
nel cranio del volatile
sorge un atroce dubbio.
non sai più cosa scegliere,
l’amore o il capitale?
Di questa strana storia,
quale sarà le fine?
Curiosi si domandano
i galli e le galline.
In ogni caso amici
la sua morale è questa
che vale sia per l’uomo
come per quella bestia,
nel nostro strano mondo
nessuno guida il ballo,
però, chi nasce pollo,
non diverrà mai gallo.