Rigetto
D’improvviso una sera,
una sera normale,
una noia leggera
lì, fra gente banale.
Uno sguardo nel vuoto
fisso sopra lo specchio,
d’improvviso sentirsi
all’istante più vecchio.
Ritrovarsi smarrito
fra presente e passato,
dietro a un colpo di spugna
come un secchio svuotato.
Una lacrima agli occhi,
un dolore nel petto.
una bebbia nel cuore, e
improvviso il rigetto.
Il rifiuto di tutto
la partita, il partito,
il potere, il denaro,
tutto quanto e finito
dentro il pugno serrato
resta solo il dolore
e nascosto fra i rovi
uno spicchio d’amore.
Piano volgi le spalle
e rasente ad un muro
ti allontani pian piano,
fra presente e futuro.
Improvviso ora insorge
quella voglia di stare
a guardare le stelle
ascoltando in silenzio
la risacca sul mare.
Rimpiangendo all’istante
tutto il proprio passato
realizzando di colpo
di aver sempre sbagliato.
refusi