Mi sono inginocchiato,
ho pianto, imprecato,
pregato.
Ho invocato Dio e i santi,
sono ricorso a medici,
guaritori e maghi.
I miei sogni,
sono diventati incubi.
Il mio cervello
più volte è esploso,
più volte è impazzito
nella ricerca della pace,
del silenzio,
della solitudine
privata del tuo ricordo.
Ho sentito i miei visceri
contorcersi, annodarsi,
il mio stomaco chiudersi
in una dolorosa morsa,
ed il mio cuore accelerare
i battiti sino allo spasimo,
solo
per un “Ti amo” non corrisposto.
Ma ora basta,
ora alzo gli occhi al cielo
e rido.
Rido di me
e di ciò che ho passato.
Rido, rido e ancora rido
e prendo amore ovunque
senza respiro
senza problemi
senza dar nulla in cambio,
e se ancora penso,
ti amo
so che sarà per poco.
E quando tu verrai,
perché verrai,
forse
non sarò ad aspettarti.