il tempo…..forse cucino…..
(sempre più difficile quattro mani)
…. appartengo al mio tempo …. se non altro a queste ore …. appartengo alla mia testa …. note di violino che svolazzano senza comporre ordinata melodia, meglio un gatto nero con macchia bianca all’occhio destro che miagola saltellando su tasti neri e bianchi di un vecchio pianoforte …. una padella antiaderente che sta aspettando di essere riempita, noci sgusciate svogliatamente e l’ordine di una stanza minimalista …. appartengo al mio tempo ….
Lesartists
pasta saltata in padella, speck, radicchio e noci, il profumo sale nell’aria e si confonde con le note di uno svogliato violino, il gatto nero che si era confuso con i tasti del pianoforte, ora si distrae annusa laria e circospetto si avvia verfso quella nera padella che figlia del suo tempo diffonde poesia nell’aria…..
refusi
la finestra è aperta e mentre l’ultimo raggio di sole attraversa la stanza, una brezza leggera gonfia le tende portando con se l’odore del gelsomino… il gatto ormai sazio pigramente si accoccola sul divano… ed il suono di un vecchio violino via via si allontana nella sera…
pallina
…portando con se ricordi lontani
di un tempo che è passato,ma che rimane
presente a farti compagnia….come le
dolci note di quel violino
marosa