Sindrome di Peter Pan
Gettiamo sassi in pozzi senza fondo,
creiamo cerchi che mai avranno sponda,
come cavalli pazzi per il mondo
inseguiamo il vento cavalcando l’onda.
Dopo aver perso ogni singola certezza
con gli occhi fissi su inutili confini
dei vecchi abbiamo solo la stanchezza
e la saggezza abbiamo dei bambini.
Portiamo dentro al cuore l’illusione
che esista ancora un luogo dove stare
seduti assieme, cantando una canzone,
per questo mai smettiamo di cercare,
inseguendo sogni che il giorno non confonda
sfumandone i colori nella vita,
nel sole vivido o nella notte fonda
giochiamo senza trucchi la partita.
Eterni sognatori senza patria
senza nessuno che ci metta al mozzo
da tutti allontanati coma paria,
cerchiamo lune perse, dentro al pozzo.
Non siamo mai cresciuti e sopra il viso
quasi nascosto fra le molte rughe
abbiamo esili tracce di un sorriso
rimasto lì, dopo sconfitte e fughe.
Siamo…. si siamo di Peter Pan fratelli
abbiano il sacro terrore di invecchiare,
ci offriamo al sacrificio come agnelli
ma a condizione di far come ci pare.
Siamo impulsivi e non abbiam pazienza
per questo siamo e saremo sempre soli
con dentro al cuore segreta una speranza
che un dì venga la morte, e ci consoli.
refusi
Le stagioni si mescolano, la primavera nel cuore e l’autunno nel sangue, giovani sempre, ma non per vivere in eterno!
Una poesia come ritratto!
Ciao Ref, mi presento sono Peter Pan!!!!
Un abbraccio!
Non rinunciare ai propri sogni e conservare il fanciullo che è dentro di noi, non vuol dire necessariamente restare immaturi (almeno nell’accezione comune la sindrome di Peter Pan significa questo.)
Ho dovuto rinunciare alla mia bouganville, però contenta perchè sono riuscita a trovarle un’altra casa dove sono sicura starà molto meglio e potrà finalmente fiorire scaldata dal sole.
Buon fine settimana caro Ref!
PS. Parlavi del negozio “Valli?”
Soprattutto vorremmo smarrire la nostra ombra… ma come peter pan… poi l’andiamo a ricercare…
Un caro saluto…
Fly
Un abbraccio Ref!
Ciao :o)
Ciao Peter. L’importante è che l’ombra di quel sorriso e quell’illusione restino lì, dove sono, nonostante tutte le batoste. Credo che alcuni conservino un sogno, un desiderio in fondo al cuore, anche se sanno che è pressochè irrealizzabile. Continuano a cercare perchè non possono farne a meno: il sogno, per loro che sono incapaci di arrendersi, sopravvive immutato. Finchè la nera signora non arriva finalmente a consolarli.
l’ombra dell’arcobaleno
lacrime di desolazione,
cadono dal cielo come mesta pioggia,
s’infrangon al dardeggiare dell’attesa,
dolce culla dell’avvenire,
della speranza…
così,
la malinconia
come l’arcobaleno prende forma
bellissima la poesia… l’eco della sua musica non smettera di tuonare nelle pareti della mia anima…
tanti psicoanalisti, come sarti o stilisti, m’hanno anfibiato abiti che mi calzano a pennello, senza mai però riuscire a rappresentarmi per quello ke veramente io sia. Nessuno ha mai centrato il punto quanto questa poesia…