Apr 29, 2009 - pensieri    5 Comments

da.. Cronache di un tempo perso

 

 

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Olivetti Lettera 22

 

quanti ricordi, è ancora là, di colore verde oliva, nella sua custodia polverosa, fra gli ultimi residui di un trasloco da tempo compiuto. Scatoloni non ancora aperti, cassette musicali e video cassette con vecchie e stentoree registrazioni artigianali, libri che non trovano più una collocazione, tappeti che non si adattano all’arredamento, quadri privati di pareti e suppellettili di mobili, articolo vari. Un piccolo bazar dimenticato, oggetti inutili ma dai quali non ci si vuole separare. A ciascuno di essi è legato un attimo di vita, confuso nella memoria, o enfatizzato dal ricordo. Anche lei è là, fra le cianfrusaglie accatastate, dentro la custodia a fargli compagnia ancora una mezza risma di carta rimasta inusata, una confezione quasi intonsa di carta carbone, un nastro di ricambio, nero e rosso con l’inchiostro ormai rinsecchito dal tempo. Ricordi.  Aprendo la custodia malandata sembra quasi di sentire l’odore di altri tempi salire dall’interno per riportarti a spazi lontani, mai dimenticati. Agli occhi della memoria appare vivida l’immagine del tavolo sopra al quale solevo porla prima accostare la sedia, introdurre il foglio dentro al carrello, battere sul primo tasto e poi, rimanere in attesa che la altre parole sgorgassero dalle dita come da una sorgente e fluissero li sulla carta per essere poi lette e comprese, come se quelle frasi appartenessero a un altro, a un altro tempo, a un altro mondo. Tlic tlic tlic tlic tlic tlic tlic, Olivetti Lettera 22

da.. Cronache di un tempo persoultima modifica: 2009-04-29T21:39:00+02:00da refusi
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5 Commenti

  • E’ vero, quanti ricordi… anche io ne avevo una, di un modello diverso, e quando la guardo mi dà la stessa sensazione che hai descritto. Conservo anche alcune cose che ho scritto con quella, nonostante non siano ben allineate sul margine destro, e mi rifiuto di copiarle sul pc, anche se là potrei recuperarle in un attimo. Tlic tlic tlic… è un piacere ricordarlo.

  • Credo di avere anch’io analoghi ricordi, è stato veramento piacevole leggere questo brano!

  • A volte scendo le scale, ed entro nella stanza dei ricordi, dove riaprendo vecchie scatole ingiallite sento ancora il profumo dei miei ricordi!
    Un abbraccio e grazie per le emozioni che le tue scritture riescono a dare!

  • io non posso ricordare un oggetto come questo ma ricordo i miei foglietti sparsi in giro per la camera e poi raccolti in una cartellina che scoppiava …
    adesso è tutto qui, in questa scatola elettronica …

    ciao ref
    è stato un periodo piuttosto caotico e alcune divergenze di opinione sull’uso del pc mi tengono ancora leggermente a distanza
    ti abbraccio e passo a salutare anche il tuo alter ego che è parecchio che non passo anche di li
    buon fine settimana lungo

  • Nel mio eterno vagabondare, in giro per il mondo, i miei ricordi materiali spesso sono andati perduti, rubati, distrutti. Negli Stati Uniti ho lasciato vecchi dischi a 33 giri, mangiadischi, cassette, film in super 8. E poi macchine fotografiche (come una bella Leicaflex) rubata, o libri e lettere distrutti in una casa per una perdita d’acqua. Insomma, poco di materiale mi è rimasto, ma per fortuna la mia memoria non la potraà distruggere niente e nessuno.