Ora scrivo una poesia
(Dialogo fra due quasi poeti)
Ora mi siedo
e scrivo una poesia.
La scrivi? Decidi tu!
Così di botto e via?
Certo che credi
basta uno studio attento
si studiano le righe
si cerca l’argomento,
e poi si infiora
di fronzoli e di orpelli
più sono strani
più possono parer belli.
Scusa se te lo dico
e un po’ mi duole
ma a fare così
puoi scriver solo sole.
Perché tu come fai?
In fede mia
non conosco altri modi
per fare una poesia.
Senti io credo
e spero non ti spiaccia
che una poesia si crei
e non si faccia.
Credo che nasca
dentro alle interiora
germogli, fiorisca
e che poi sorta fora . *
E’ la cosa più assurda
che ho mai sentito dire
senza uno studio un progetto
ma dove vuoi arrivare?
Chi io, arrivare?
Ma da nessuna parte
sono già in troppi
convinti di fare arte.
Io mi limito a sentire
i miei pensieri,
dentro le carni
dove son più veri
e lì ci sono tutti
i miei ricordi
di tanti amici, di quelli
che son morti.
Ci sono amore
tristezza ed allegria,
onde di gioia,
soffi di malinconia.
Io non decido mai
su cosa fare
è lei, la poesia
che mi viene a cercare.
Nasce di dentro
violenta all’improvviso
dai prendi un foglio
non stare li indeciso.
Mi urla con forza,
rimbomba nel cervello
poi cresce si gonfia
e sul più bello
comincia a suonarmi
il ritornello.
La mano mia
si muove sulla carta,
via. via, veloce
che mai nulla si perda.
Come in un sogno
come non fosse mia
sul foglio bianco
appare una poesia,
si snoda fra le righe
prende forma
senza seguire
una regola, una norma.
La musica s’acquieta
poi si tace,
la penna è immobile
quasi non capisce,
ma lì, sopra la bianca
pagina vergata
sta una poesia,
come una nuova nata.
Non credermi se vuoi,
ma c’è poco da capire
loro mi cantano dentro
ed io le sto a sentire.
Loro mi cantano
per odio o per amore
son loro che si scrivono
ed io, sono il vettore.
* (licenza poetica :D)
Ciao amico Ref, da quanto tempo non camminavo su questo prato di poesie, una distesa di emozioni sempre!