Monologo da un dialogo di un forum perso e domande senza risposta 6
chiedo silenzio per questo luogo
chiedo solo parole che siano i nostri pensieri, i nostri sorrisi e le nostre gioie, le nostre lacrime e i nostri dolori, chiedo l’ascolto del silenzio, e la fuga dal rumore, vengano le parole di conforto per chi le chiede, torni il sorriso a chi lo ha donato e l’amico a chi lo ha perduto, torni la pace a chi ne sente il bisogno ed il riposo e chi è stanco perché questo deve essere il luogo, perché questo è lo scopo per cui è nato perché è qui che io sono e questo è quanto chiedo
se non ci fossero le domande
non avremmo bisogno delle risposte, e forse vorrebbe dire che saremmo tutti sapienti, o tutti idioti, o solo e più semplicemente che non saremmo..,
più tardi, rileggendo mi chiederò cosa volevo dire e sicuramente troverò una risposta ad una domanda mai fatta, si le risposte ci saranno sempre e comunque, come pure le domande, le une indipendenti dalle altre, sta passando l’effetto dell’analgesico, meglio che ritorni a dormire
Nostra Signora ….
la si vede entrando già dalla tangenziale e mentre l’auto si inoltra la sua immagine si avvicina, sino a mostrarsi in tutto il suo splendore, sulla collina di Montmatre bianca nella notte splende l’anima di Parigi
Rue Reaumur 81,
Scende quasi parallela al Boulavard des Italiens, partendo dall’Operà, per addentrarsi poi nel Sentier cuore commerciale di Parigi, al 4 piano di un bianco e marmoreo palazzo d’epoca uno show room con appartamentino annesso e lì ho trascorso una piccola parte della mia vita, già Paris, Rue Reaumur 81, quatrième etage, souvenir
la dove era solo terra….
calpestata, schiacciata, dispersa e poi dimenticata. Ora nel silenzio, piano, il primo stelo d’erba appare, poi un altro e poi ancora e ancora. Il primo fiore non tarderà a sbocciare
sera di maggio
ma l’aria mi confonde, una leggera brezza calda soffia dal lago, sto sul terrazzo e sembra piena estate, un brivido freddo mi percorre, asciuga il mio sudore, ricordi di altri giorni in apparenza uguali
ancora, ancora una volta
mi chiedo perché, perché vado cercando risposte dove le risposte non ci sono, perché vado a suonare trombe dove non sono udite, perché non rimango fra le mie quattro mura a contemplare le stelle, quelle stelle che sono uguali per tutti, sempre che si alzi lo sguardo al cielo, sempre che non vengano viste con occhi diversi
i fiori…
sì, l’amore è in un sorriso, è in uno sguardo, è in una carezza, l’amore sta tutto in quel piccolo gesto quotidiano che evita che appassisca