Lug 10, 2013 - poesie    1 Comment

Ritorno al dialettale

Ritorno a pubblicare qualche cosa dopo tanto tempo e si tratta di una prova in dialettale, probabilmente il mio non è un dialetto perfetto perchè, pur parlandolo discretamente ho qualche difficolta nello strivere e poi anche perchè da queste parti basta spostarsi di pochi chilometri per riscontrare delle differenze sia nelle parole che nella pronuncia. Il mio in teoria dovrebbe essere il dialetto di Como.


destino-thumb1.jpg

Selvadig

 

 

Selvadig. te set un selvadig”

inscì la me diseva la mia nona

poeu la scurliva il co’

sta pora dona,

la ghera già la cunvinziun

che in da la vita

mi saria sta nisun.

Po’ le la sutava a dim

Te set trop bun

e in de stu mund a ves trop bun

vor di dumò de ves cuiun.

Sempar de par ti

par busc e par sentèe

cul co’ in di nivul

senza mai guadà ‘n drèè.

Desedes, das de fa

perché altriment

ti in de la vita

te gavaret mai nient”

Nona se devi dit

gheret resun

e se in de la vita

mi sun sta’ nisun

l’è stada mia la decisiun,

l’è stà dumò perché

a me pias no tuta sta gent

ciapada a fa danéé.

Gent trafelata

piena de rob inutil, de bisugn

che la roba e la maza

dumò par ves ‘m quei v’un.

Selvadig, sì sunt selvadig

ma sun no pentì

sun no cambià

sun sta sempar mi,

sempar par busc

sempar par sentèè,

ma una quei volta

me sun guardà indrèè

perdù in di me pensèè

ma sempar cunten

ves de par mi, cunt i me sogn

e i me sentiment

 

 

                                      refusi



Credo occorra una traduzione per i meno addentro nell’idioma se così si

può definire.


Selvatico



“Selvatico, sei un selvatico”

così mi diceva mia nonna,

poi scuoteva il capo 

questa povera donna,

aveva già la convinzione

che io nelle vita

non sarei stato nessuno.

Poi continuava a dirmi

“Sei troppo buono

e in questa vita esser troppo buoni

vuol dire solamente esser coglioni.

Sempre da solo

per boschi e per sentieri

la testa nelle nuvole, 

senza mai guardare indietro.

Svegliati datti fa fare

perche altrimenti

tu nella vita

non avrai mai niente.”

Nonna, cosa devo dirti,

avevi ragione,

ma se nella vita

non sono stato nessuno

è stato solo per mia decisione

è stato solo perchè

non mi piace tutta questa gente

presa a fare soldi.

Genre trafelata

piena di cose inutili, di bisogni

che ruba e che ammazza

solo per essere qualcuno.

Selvatico, si sono selvatico

ma non son pentito

non sono cambiato

sono sempre stato io,

sempre per boschi,

sempre per sentieri

ma qualche volta

mi sono guardato indietro,

perso nei miei pensieri

ma sempre contendo

d’esser da solo, con i miei sogni

e i miei sentimenti.



Giu 21, 2013 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Sotto il sole, nella pioggia

Sotto il sole, nella pioggia

uscire-dalla-solitudine

 

 

Confusi stati d’animo

rendono instabili,

dei miei pensieri i confini.

Volti ignoti,

luoghi sconosciuti,

paesaggi sfiorati

da leggiadre fate,

bui baratri, frequentati

da ossessivi orchi

si affacciano

dall’universo inconscio

a lambire una ragione

succube,

al quieto vivere.

Io da sempre cammino

sotto un cielo di sole

fradicio di pioggia.

Personali cumuli,

perennemente inondano

la mia anima

di lacrime mi piante

a farcire un dolore

che non trova causa,

nato in un immemore

lontano passato,

prima ch’io fossi

Giu 15, 2013 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Frammenti

Frammenti

the-fantasy-bible-184185

Perso, perso, perso

l’ultimo frammento di sogno.

Anima singhiozzante rincorri

spirali di gioia

tenui come nebbia,

apparse in un istante di oblio

e subito fugate

da feroci luci.

Giu 3, 2013 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su Incompleto

Incompleto

334610248

Cieco nel buio

odo

un sussurrar di voci,

che di ricordi colmano

i pensieri.

Voci che perdo

quando la luce appare

e nuovamente corro

incontro alle emozioni.

Cieco nel buio

sordo nella luce,

col tempo, forse

un giorno sarò

uno.

Apr 27, 2013 - esternazioni in prosa, poesie    Commenti disabilitati su La canzone dell’uomo

La canzone dell’uomo

88929315

Sei nato piangendo in un giorno passato
con già sulle spalle un antico peccato
Ed ancora incosciente hai chiesto il perdono
per questa tua colpa al Figlio dell’Uomo
Poi ti hanno parlato di leggi e morali
e ti hanno insegnato che siam tutti uguali
Ma poi ti sei accorto che i ricchi e i potenti
da leggi e morali sono sempre esenti,
così ti sei posto alla cerca del vero
inseguendo risposte in ogni pensiero.
Ma un uomo che pensa è un uomo perduto
il suo mondo si perde nel nero assoluto
ed proprio per questo che sente il bisogno
di prender la fuga all’interno di un sogno
ma un uomo che sogna è un uomo dannato
non trova più posto in tutto il creato
perché dentro intende che le cose belle
son troppo lontane, son oltre le stelle
così abbassa gli occhi, e tace la voce
ma dentro gli esplode una rabbia feroce
ma è una rabbia inutile che fa solo male
imbelle e sconvolto in un gesto fatale…
E la’ sulla Senna, su un vecchio barcone
il ricordo di un uomo, soltanto un barbone

 

Mar 25, 2013 - poesie    2 Comments

Sussurri

4A.jpg

 

Sussurri,

salivano piano,

dal basso

e lontano,

lamenti,

coperti da mani,

dolenti.

Raccolti dal vento

assemblati.

Diventano

pianti che urlati

soverchiano

mura silenti

create  a celare

il dolore

di povere genti.

Poi l’urlo

diventa frastuono

al debole

si accorda il dono

di annullare il potente

è giunto il momento,

che vinca, la povera gente.

 

                                                                    refusi

Mar 19, 2013 - pensieri    1 Comment

Cosa c’è……..

66.jpg

Questa mattina svegliandomi mi sono guardato allo specchio  e mi sono fatto gli auguri. Poi dopo essermi lavato la faccia e controllato con più attenzione l’immagine riflessa, mi sono chiesto

“Ma cosa c’è da festaggiare?

L’avvicinarsi del rincoglionimento?”

Mar 1, 2013 - pensieri    Commenti disabilitati su Io sono

Io sono

1487552569

 

Io sono

non perché penso

ma perché soffro.

Feb 26, 2013 - opinioni    Commenti disabilitati su L’eccezione conferma la regola

L’eccezione conferma la regola

poveraitalia.jpg

 

Non mi piace parlare di politica, alla fine le discussioni non portano mai da nessuna parte, anzi il più delle volte degenerano sino all’insulto ed ognuno riparte per la sua strada convinto di essere assolutamente dalla parte della ragione, di essere nel giusto senza avere minimamente preso in considerazione le ragioni dell’altro. Per questo siamo ridotti in questo stato, questo è il paese che ci meritiamo. Ma un piccolo commento questa volta mi sia consentito.

 

La Sinistra ha vinto, è vero ma questa vittoria si può definire decisamente come una vittoria del Pirl… ops pardon di Pirro.

Infatti benché i numeri percentuali diano la vittoria al PD per uno strano intreccio di situazioni non ottiene la maggioranza al senato quindi…………..

Già quindi.

Ma vediamo come stanno le cose il Bersani inneggiante alla vittoria dopo le primarie con le mani levate al cielo in un grido di giubilo, ora ha lo sguardo spento la gola secca ed a malapena riesce a spiaccicare due parole. Già non è avvenuto il trionfo previsto e lui difficilmente sarà premier. Se lui ed il partito non avessero precettato la base per ottenere quel risultato se avesse evitato l’appoggio di Vendola, se non si fosse intestardito a voler proteggere od ad essere protetto da alcuni personaggi ed avesse lasciato il passo a quel cambiamento presente nel suo stesso partito, inutile fare nomi, forse le cose sarebbero andate diversamente, il PD avrebbe vinto in modo chiaro le elezioni e non ci troveremmo in questa situazione.  Ma del senno di poi…..

Berlusconi ha sorpreso ancora una volta, contro tutte le previsioni ha rischiato un sorpasso quasi incredibile, fermandosi  solo a pochi centimetri dal filo di lana, a solo lo 0,4%  dal PD che si affrettano a precisare che non si tratta di quisquiglie ma di ben 130.000 voti, che in verità sarebbe un enormità si si fosse trattato delle elezioni a San Marino.

Monti, con una faccia da operatore di pompe funebri scolpita nel bronzo, si dichiara soddisfatto del risultato, affermando che per un partito “nuovo” che si presenta per la prima volta alle elezioni il risultato  è più che accettabile, dimenticandosi di essersi portato appresso e di di aver praticamente sepolto L’UDC di Casini e di aver addirittura disperso nel vento le ceneri di  Fini, e questo non è un male.

Ingroia non passa, trascinandosi appresso un Di Pietro frastornato, accusando della situazione Bersani per non aver voluto stringere alleanze,  a volte la giustizia non paga, specie se ci si dimentica di inserire nel programma eventuali riforme.

Giannino sepolto da un autogol scompare assieme alla sua lista, non sarebbe comunque stato diverso.

E Grillo………….. beh grillo esulta, ha ottenuto un risultato storico praticamente si ritrova ad essere il secondo partito d’Italia. Ma a guardarlo bene non ha la faccia di uno che ha vinto. Sembra teso preoccupato, alle domande su cosa farà, come svilupperà un suo programma, risponde che porterà gli italiani in un sogno, sempre che non si tratti di un incubo.

Consoliamoci, non moriremo di fame, ma dal ridere.

Avanti,  tutti a Zelig.

                                                                      refusi

Feb 8, 2013 - poesie    1 Comment

Ore

344608626_5cec61153d_z.jpg

 

Decisamente scomode,

fragili,

anomale.

Lente

quando vorremmo fossero veloci.

Istanntanee,

immediate e fuggevoli

quando vorremmo trascorressero lente.

Ore,

pause del nostro tempo

perso

in ghirigori sognanti,

fra pause di vero

e di falso

fra illusioni e fiabe

fra realtà mal digerite

e

sogni in embrione

abortiti sul nascere.

Ore

misure create

a misura d’uomo

per instradare

fra pareti apparemtemente reali

lo scorrere di un tempo

che ci consuma

nell’attesa del suo passaggio,

in assurde pause perse,

noi

i creatori di un tempo

che non ci appartiene.

 

                                        ref

Pagine:«1...29303132333435...65»