Il nemico
a Dino Buzzati
(liberamente associata a “il deserto dei tartari”)
confusi col pensiero
là, fra la sabbia e i sassi
del tuo deserto nero
e là ci son da sempre,
ci sono sempre stati,
solo volutamente
li abbiamo dimenticati
Non chiuder gli occhi stanchi,
non abbassar la mano,
allerta, allerta giungono,
eccoli capitano.
sguardi, volti lontano,
aspettano che la pugna
giunga a squassare il piano
e nell’attesa atroce
si torcono le budella,
che giunga la giornata.
che giunga e che sia quella.
Non chiuder gli occhi stanchi,
non abbassar la mano
allerta, allerta giungono,
eccoli capitano.
scruta fra pietre e sabbia,
fra ombre che all’orizzonte
sfuggono fra attesa e rabbia.
Dentro un silenzio privo
di suoni, le emozioni
nascono di dentro
in sordide esplosioni.
Non chiuder gli occhi stanchi,
non abbassar la mano,
allerta, allerta giungono,
eccoli capitano.
così, sopra le mura,
in attesa di un nemico,
di gloria e di paura.
Scorre l’intera vita
in cose senza senso,
scordando quel nemico,
che portavamo dentro.
Chiudi quegli occhi stanchi,
poni la lesa mano,
ora il nemico è giunto,