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Apr 16, 2017 - pensieri    Commenti disabilitati su Riflessione su testo altrui

Riflessione su testo altrui

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Siediti ai bordi dell’aurora, per te si leverà il sole.

Siediti ai bordi della notte, per te scintilleranno le stelle.

Siediti ai bordi del torrente, per te canterà l’usignolo.

Siediti ai bordi del silenzio, Dio ti parlerà.
Swami Vivekananda

 

Ho visto il levare del sole

ho visto il brillare delle stelle

ho udito il canto dell’usignolo,

ma seduto al bordo del silenzio

ho ascoltato solo l’eco delle mie domande

 

Mar 21, 2008 - pensieri    15 Comments

21 Marzo 2007 Ricordando

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Oggi è passato giusto un anno da quel giorno, ma io lo voglio ricordare così con
quelle poche parole che scrissi allora
ciao mamma,

 

oggi ti ho dato l’ultimo saluto, sembravi ancora più piccola, più delicata, più fragile dentro quella bara, ma già così lontana, eppure così presente dentro a tutti i miei ricordi. Poi, un mazzo di rose è sceso a coprire il tuo viso, e tu sei andata, partita per l’ultima volta e mi piace pensare che tu dopo quattordici anni, abbia raggiunto tuo marito e mio padre, che siate ancora insieme e mi sembra di sentite papà sbottare in un suo classico commento, “Cum’è, mo anca chi!”* , mentre piega il capo di lato per celare un sorriso carico di tenerezza, di soddisfazione e di compiacimento. Nei miei pensieri mi sembra di vedervi mentre vi allontanate insieme con quell’aspetto e quello sguardo di settant’anni fa, come quel giorno in cui io ancora non c’ero, mano nella mano 

                                                     refusi

                                                                                                                                                   *”come,  ora anche qui”

 

Ott 30, 2007 - pensieri, poesie    11 Comments

Mal d’africa – a più mani

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mal d’Africa

Nostalgie ricorrenti,

malarici attacchi

che strappano precarie cuciture di una vita rattopata,

che sbandano i pensieri

deviandoli sul ricordo di occhi neri scintillanti,

del suo sorriso prepotente di vita

 Donne di Essaouira,

danzatrici vestite come regine, 

 i vostri tamburi scandivano il ritmo del mio cuore

 nella sera profumata.  

Vortici sollevavano sabbia pungente,

 sferzando il mantello di un cavaliere,

 remoto controluce nel deserto.

                                           Comparsa

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 mal d’Africa

…. donne,  vestito di gioie e sofferenze. Un drappo colorato ne cambia l’etnia, cultura, antichi riti tribali ancora si confondono con un secolo che odora di modernità. Donne, senza un velo e con velo. Donne, amanti, mogli e mamme …. donne senza futuro, nascono e muiono nell’anonimato di una dittatura maschile, donne moneta di scambio …. uomini con i collant chiedono una nuova identità …. uomini e donne, mischiano i loro sapori e originano vita, il futuro sarà femmina ? ….

Lesartists ….

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  mal d’Africa

 

La mia Africa è solo un sogno

 

che talora si affaccia alla mia mente,

 

è un brivido caldo

 

che scivola nel mio essere,

 

una calda emozione

 

che fa risuonare il mio cuore

 

con un tam tam.

 

da: Dedicato al Cinema – Music.Box

 

 

Ott 30, 2007 - pensieri    2 Comments

di nuovo i colori

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Sì i colori, le immagini, le luci, possono nuovamente prendere posto al fianco delle parole che li accompagnavano, descrivendosi a vicenda, integrandosi nel tentativo di creare una sola immagine visiva e di pensiero. Da qualche giorno avevo smesso, deluso e un po’ amareggiato, di scrivere, ma ora col colore tornano anche le parole. Non ho preparato nulla da postare, visto che non sapevo ne se e quando ciò si sarebbe verificato, potrei postare qualche poesia, si quelle non mi mancano ne ho ancora parecchie, ma ora voglio dare spazio, come faccio ogni tanto a delle/gli amiche/ci che in questi giorni mi hanno tenuto compagnia in forum

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Set 30, 2007 - pensieri    24 Comments

Le lettere d’amore

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ora sono solo un ricordo, da tempo sono andate in disuso, già la diffusione del telefono fisso aveva iniziato a ridurne lentamente l’invio, ma generazioni non ancora avvezze all’uso di quell’aggeggio non ne avevano ancora preso pienamente possesso ed erano impacciati ed incapaci di parlare a delle persone lontane chilometri dentro a quelle infernali scatolatte e poi, com’era più semplice, più facile, più liberatorio scrivere quelle fatidiche parole che non pronunciarle ad occhi bassi davanti alla tal persona con la bocca impastata e con la voce che non voleva uscire. Si cominciava con un timido accenno alla fine di una lettera, un timido “Ti voglio bene”, per attendere poi con trepidazione quella risposta che tardava e che pareva non dovesse giungere mai, per cercare fra le righe della risposta un accenno di consenso, un ancora un più timido e mimetizzato “anch’io”. Si esplodeva in un salto di gioia e con improvvisa frenesia si cercava carta e penna per urlare allora sopra quel nuovo foglio di carta a caratteri cubitali “Ti amoooooooooo”. Ma  piano piano il telefono ha preso il sopravvento, le nuove generazioni assuefatte ormai a quell’aggeggio nero, il più delle volte appeso alla parete, trascorrevano ore a scambiarsi tenerezze, “Mi vuoi bene? ” “Ma quanto bene mi vuoi?” “Ciao, ci sentiamo più tardi, chiudi tu!”, “No, chiudi prima tu” e così via. L’avvento del telefonino poi, ha dato il colpo di grazia, ha distrutto anche l’ultima speranza che le lettere d’amore potessero risorgere, anche se un piccola traccia di esse è rimasta, sì,  i messaggini, gli sms come si dice, anche se più che lettere d’amore paiono complessi messaggi cifrati.
Le lettere d’amore poi non sempre venivano spedite e non sempre avevano un destinatario.
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Lettera d’amore mai spedita.    Parigi  23.9.80

E’ solo una lettera, tempo vuoto da riempire, il pensiero di un attimo, un ricordo malinconico, lo sbocciare di un fiore dentro ad un mare di cemento, fra gente troppo affaccendata per vederlo, per coglierlo, ne tanto meno per capirlo.
Sono solo parole, piccole corolle di petali attorno ad un fiore, a un cuore, a una lacrima, cristallo di rugiada risplendente dedicato a……, a tutto e a niente, a un rimpianto, a un desiderio, a un sogno.
Sono solo frasi, parole, frammenti, irridescenti cristalli affidati ad un foglio di carta quando non si ha nessuno a cui dirle.
E’ solo amore, povero amore, deriso, dimenticato, bistrattato amore, sgorgato da una penna e da un anima, antica sorgente. E’ solo amore, quando dell’amore ormai si è perso……… persino l’indirizzo

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Set 14, 2007 - pensieri    10 Comments

un normale pomeriggio italiano

(scritto di getto in un momento di…..riflessione :-D)

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è da mezzogiorno che i miei tentativi di rimanere collegato ad internernet sono quanto meno aleatori, come ho già detto se non mi sfratta virgilio provvede la linea adsl a dirigersi verso altre mete, ora sembra che la cosa si sia stabilizzata, la linea sambra costante e infatti subito ricevo una segnalazione,  alice mi ha inviato un messaggio,  nuovo servizio di assistenza tecnica  per i clienti cita, tutto a posto allora penso, visto che prima non mi era possibile nemmeno entrare  nella casella postale, clicco sopra per andare a leggere e……….
Siano spiacenti si è verificato un errore ti preghiamo di riprovare

codice errore R10013

grazie adesso so cosa significa il nuovo servizio di assistenza tecnica,  hanno assegnato un codice all’errore e sono cosi gentili di comunicartelo, R10013 non oso immaginare quanti possibili errori implichi il nuovo servizio di assistenza. Mentre mi congratulo con me stesso per il nuovo servizio di cui posso usufruire, snocciolando mentalmente una sequela di giaculatorie cantate, squilla il telefono, è mia moglie. E’ l’ora penso mi devo preparare ad uscire per andarla a recuparare alla stazione a Como di ritorno da Bologna, dove si era recata per accompagnare la madre ad effetuate alcune visite specialistiche. Ma no, non è l’ora, il treno Firenze Zurigo è stato soppresso e lei si sta dirigendo all’ufficio informazioni per sapere a che ora e in quale modo potrà ripartire, mi prega nel frattempo di guardare su internett eventuali coincidenze da Milano a Como visto che sembra non esistano altre tratte dirette. Controllo restando in collegemento telefonico, la schermata appare, ma non un solo orario, dico uno di quelli che appaiono sulla schermata corrisponde a quanto le sta comunicando il personale ferroviario. Credo in un solo istante di avere trovato le parole adatte ad accompagnare la Carmina Burana, ma non penso possano essere ripetute in pubblico. Dovrò aspettare che giunta a Milano mi telefoni per informarmi dell’orario di arrivo a Como, rettifico del presunto orario. Già, un normale pomeriggio italiano

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Ago 28, 2007 - pensieri    6 Comments

Vicino al mare o ai monti esiste……

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Cortina – Laghetto di Ghedina

esiste sempre un luogo dove fermarsi, dove noi riteniamo sia giusto fermarsi, un luogo sulla riva del mare, con nelle narici l’odore della salsedine portato dalla brezza mattutina, od un luogo dentro ad una valle alle pendici di monti dove ancora anche nelle estati più calde si possano scorgere tracce di neve e dove l’aria profuma di erba appena tagliata, di fiori, di resine di pini. Dove sedersi tranquilli, perdersi con lo sguardo all’orizzonte al limite del paesaggio, sorbirsi lemtamente un caffè e ricordare……. Eiste ancora un luogo chiamato casa

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Ago 24, 2007 - pensieri    5 Comments

notturno

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non mi accadeva da tempo di ritrovarmi a queste ore d’avanti al pc. Ultimamente il sonno se pur di non lunga durata si era fatto più regolare, immancabilmente a letto verso le 2,30 immancabilmente sveglio all’incirca alle 8. Ora forse a causa dell’emicrania, mi ritrovo ad aspettare l’alba di fronte al monitor acceso, alla ricerca di qualche cosa di nuovo da leggere, poco in verità e senza la più pallida idea su cosa eventualmente scrivere. Così ho aperto la pagina e ora lascio che i miei polpastrelli cerchino accuratamente i tasti senza sapere esattamente cosa voglio scrivere, ma solo con la ferma intenzione di evitare quei refusi che abitualmente caratterizzano i miei scritti, cerco di accarezzare la tastiera e non di aggredirla cone faccio solitamente, con mia moglie che dalla stanza accanto commenta “A quando la nuova tastiera?” Si perché io e la tastiera siamo nemici, beh vediamo di non esagerare, diciamo antagonisti da sempre, io che cerco di scrivere in fretta tutte quelle cose che mi passano per la mente con la paura di smarrirle prima che possano apparine nero su bianco sopra ad un foglio di carta o nella schermata di un monitor, e lei che si contorce scivola cercando di evitare le mie dita impacciate e violente che si le si abbattono sopra come magli inpazziti rincorrendo un veloce pensiero, con i risultati già noti. Sì lo so, già più tardi in giornata, preso dalla frenesia del pensiero, dalla voglia di postare velocemente una risposta tornerò ad essere il badilante imbranato di sempre che batte sulla tastiera come fosse il ferro posto sopra ad un incudine e mancando, quando la media è bassa, un tasto ogni dieci per correre poi a premere l’invio dimenticando di effettuare anche il  ben che minimo controllo con una veloce rilettura. Ma ora no, ora l’accarezzo la sfioro, cerco accuratamente ogni singolo tasto e scendo adagio sopra per premerlo con dolcezza e verificando nel contempo che il tasto sia quello giusto e che corrisponda a ciò che voglio scrivere, mentre nelle orecchie avvolte dalle cuffie risuanono dolcemente le note del notturno di Chopin  

                                                                     ref…

 

 

Ago 1, 2007 - pensieri    7 Comments

forse, forse si nasce artisti

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e crescendo si può migliorare o peggiorare. Qualcuno ha detto che l’arte è sofferenza, è silenzio, è buio, è ascoltare le vibrazioni dell’anima e trasformarle in note, in parole, in gesti, in colori. E’ il rifuggire la luce, il frastuono, la folla, è solitudine, è malinconia, è follia, è il desiderio inappagato di essere qualche cosa di diverso, è essere tutti e non essere nessuno, è guardare le proprie creazioni e trovarle marevigliose, belle, passabili, orrende a seconda degli stati d’animo e amarle comunque. E’ fare qualche cosa che in ogni istante della propia vita ricordi l’emozione di quel momento e sapere che solo pochi potranno, guardando, leggendo o ascoltando provare la stessa emozione con uguale intensità, perchè anche loro quell’emozione la portavano già dentro…………

                                                                          refusi

 

Lug 30, 2007 - pensieri    Commenti disabilitati su ore fresche…..

ore fresche…..

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…. il caldo affatica gli uomini e gli animali. Le passeggiate a cavallo sono prerogativa delle ore più fresche della mattina e sera. Lui, per sfuggire al caldo gira a torso nudo per la cascina, jeans sbiaditi dal lavoro, sole e tanta sella. L’aiuta a preparare il cavallo, giusto per scambiare quattro chiacchere, è bello, abbronzato lo è ancora di più, accidenti al suo girare a torso nudo fa nascere strani pensieri! …. sbaglia, il cavallo non ne vuole sapere del morso,  lei insiste e lui ride …. denti bianchissimi …. santo cielo, potrebbe almeno infilarsi una maglietta, così non va, la concentrazione ha già preso altra strada …. lavoro in piano, diagonali e semicerchi ed intanto scorre con gli occhi il suo viso che la guarda appoggiato alla staccionata …. ma non ha altro da fare che stare qui? No, evidentemente …. poi ad un tratto un fischio, il cavallo inchioda e lei quasi cade …. furibonda scende si avvicina e comincia a urlare …. reazione eccessiva, forse per nascondere il desiderio di lui …. lui sorride e la guarda …. no, la mattina è fresca, il cavallo si aggira solo nel quadrato …. lavorerà un altro momento ….

                                                                                                           Lesartists ….

 

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