Ago 21, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Storie

Storie

giornali

 

 

 

Storie, storie, storie,

il mondo, è pieno di storie.

Storie di gente normale

storie che nessuno

ha il tempo o la voglia

di stare a raccontare.

Storie banali stese

lungo il tempo che scorre

che si ripetono uguali

come le gocce di pioggia

delle sere invernali.

Storie di gente comune

che trascorre la vita

macinando chilometri

sopra il grigio bitume.

Perse dentro ai bar

dietro ai molti caffè,

storie senza una trama,

storie senza un perché.

Sino a che un giorno a caso

fra il fluire dei flutti

la sua storia si innalza

al di sopra di tutti,

un incidente stradale

a causa di distrazione,

un gesto disperato

senza più soluzione,

e la storia ora è lì

sopra tutti i giornali

ridondante di titoli,

di commenti ferali.

Sino a che tornerà

nel silenzio assoluto

una storia che lui

non avrebbe voluto,

una storia che

nel bene o nel male

lui avrebbe preferito

rimanesse banale.

Passato il momento

scordata la storia

i giornali ora attendono

altri giorni di…

gloria.

Ago 12, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Bruchi e crisalidi

Bruchi e crisalidi

bruco-farfalla

Nell’occhio della farfalla

la paura e il terrore

di ritornare bruco.

Ho tessuto con gioia

il mio bozzolo

avvolto paziente

filo su filo

e ho atteso.

Poi con ansia

ho forato l’involucro

ma ancora una volta

ne sono uscito

bruco.

Non il colore

di sgargianti ali,

non l’ebrezza

l’eleganza del volo

ma ancora un lento,

triste strisciare.

Perso il sogno

smarrita la speranza.

L’involucro forato,

irridente presenza,

acuisce follemente

il rimpianto.

Ago 10, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Corri uomo, corri

Corri uomo, corri

foglie-al-vento4 (2)

 

 

Corri uomo,

corri

col vento al tuo fianco.

Corri uomo,

corri

e ti senti il più forte.

Corri uomo,

corri

e ti assimili al vento.

Ma poi,

un sasso, un urto, un tonfo.

Corre il vento,

corre

e si perde lontano

e tu,

resti per terra,

disteso nel fango.

Ago 3, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Ho Scritto (lezione di auto modestia)

Ho Scritto (lezione di auto modestia)

esordienti2

 

 

Ho scritto

con foga e con rabbia.

ho scritto

con malinconia e tristezza,

ho scritto

di me, di te e di altri

ho scritto

di miserie e guerre,

ho scritto

di morti e di pianti.

Ho scritto

sempre e ovunque.

Ho scritto

su foglietti volanti,

su pagine di libri,

su note della spesa,

su tovaglioli nei ristoranti,

su strappi di carta igienica.

Poi

ho perso i foglietti

regalato i libri

gettato le note della spesa

dimenticato i tovaglioli

e destinato

gli strappi di carta igienica

al proprio uso.

Ago 1, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Riflessi – Spiccioli

Riflessi – Spiccioli

specchio-bagno-design-moderno-akar-tondo-by-cipi

 

 

Specchio,

privato di immagine

più non rifletti

amarezza.

Lug 30, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su Il cielo non è…

Il cielo non è…

Storia dei Cieli da Canaletto a Monet - Van Ruisdael

 

 

Il cielo non è
uguale per tutti…
Il sole non tramonta
mai
nello stesso modo.
Non per la pioggia
Non per la nebbia
Non per la neve
Non per il sole
Non per la siccità
Non per l’arsura
Ma per le risa di pochi
Per il pianto di molti
Per la fame di troppi
No il cielo non è
uguale per tutti…

Lug 20, 2020 - genesi e nemesi, poesie    Commenti disabilitati su L’addio

L’addio

implosioneesplosione05

 

Un solo istante

e

entrerò nel silenzio,

perderò

cognizione del tempo,

imploderò

risolvendo lo spazio,

e

non sarò più io.

Lug 13, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Serraglio

Serraglio

Underwater action. Smiley child play with fun, training golden retriever puppy in swimming pool - jump and dive. Active water games with family pet, popular dog breed like companion on summer vacation

 

 

Le balene

sono grandi e son grosse

ma non sono balosse (*)

le balene,

è  forse per questo

sono in via di estinzione.

Chi?

Le balene.

I leoni,

sono forti e son grandi

ma non sono più tanti

i leoni.

Nelle notti ruggiscono di rabbia

come vecchi coglioni.

Chi?

I leoni.

Gli elefanti

son stupendi giganti

ma non son più abbondanti.

gli elefanti.

Per quei grossi dentoni

gli han sparato perfino coi cannoni

a quei vecchi bestioni.

Han salvato quei pochi

necessari a soddisfare i gitanti.

Chi?

Gli elefanti.

Le iene,

sono bestie irritanti,

son schifose e ringhianti.

Le iene.

Sono brutte e rognose

e divorano carogne

le dentiere affilate

ridono come dannate

e son sempre più tante.

Chi?

Le iene.

Sono come quei tali

son superbi e brutali,

quei tali.

Per vestire, mangiare

o per puro piacere,

distruggendo stanno gli altri animali,

le balene, i leoni

e quei grossi bestioni

chiamati elefanti.

È per questo

che loro son tanti,

molti più delle iene.

Chi?

Quei tali

che si credono giganti

ma son solo dei nani.

Chi???

Gli umani.

 

P.S. Chiedo umilmente scusa alle iene per l’irriverente confronto.

(*) balosse = furbe. Forma dialettale

Lug 4, 2020 - poesie    Commenti disabilitati su Canzone straniera

Canzone straniera

5337412_Suonatore_di_chitarra

Tristi

le note della canzone

che si alzano

nell’aria pesante della sera.

Parlano

di case lontane

di volti di gente straniera,

di lacrime, di risa,

di voci dolci o rissose,

ma sempre

note cariche di ricordi

rimpianti

per un paese lasciato.

Struggente malinconia

danzante

si vibranti corde

mosse da tozze

callose dita

ad accompagnare

la tristezza di un anima.

Giu 29, 2020 - cantilene, poesie    Commenti disabilitati su Cantilena infantile, o quasi

Cantilena infantile, o quasi

Budapest - Scarpe della Memoria-51-3

 

 

Questa

è la storia

di una scalpa bucata, lasciata

così

sola e abbandonata accanto

a un letto

disfatto

in un campo distratto, sulla

riva di un fiume.

E il fiume

che andava

la vide e gli chiese:

Che resti qui a fare?

Nessuno

di certo, ti verrà più

a cercare.

Dai, vieni

io seguo la strada che va

verso il mare,

laggiù potrai stare sulla spiaggia

dorata

a prendere il sole

e quando vorrai ti potrai bagnare

nelle docili onde dell’acqua

del mare”

La scarpa si mosse e

si fece portare.

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